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Cashback, l’atteso ritorno ma sarà diverso: cosa cambia

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Ritorna la misura del Cashback ma in modo diverso: che cosa cambia e come sarà, cosa c’è da sapere a tal riguardo, quali le differenze

È una misura che ha fatto a lungo parlare di sé e che è pronta a tornare, sebbene in modo diverso: bonus e rimborsi ottenibili più facilmente, ma solo per alcune tipologie di spesa: i dettagli, cosa cambia e cosa c’è da sapere al riguardo.

Fonte foto: Adobe Stock

In molti ricorderanno la misura decisa dal Governo Conte, il Cashback di Stato, una misura a lunga discussa tra coloro che erano favorevoli e chi invece ha avuto modo nel tempo di criticarla, e che sembrava essere definitivamente archiviata.

Il Cashback invece, stando a quanto si apprende, ritornerà pur cambiando formula e obiettivo, il quale sarebbe relativo non ad incentivare gli italiani ad utilizzare le carte di pagamento e metodi digitali in assoluto, ma alleggerire la burocrazia e i meccanismi legati alle detrazioni fiscali, spiega Qui Finanza.

Il nuovo Cashback di Stato, cosa cambia: via bonus e super bonus

Quando si parla di temi che hanno a che fare con l’economia, l’attenzione di molti comprensibilmente si accende e sono diversi i campi e i temi che suscitano interesse, si pensi ad esempio all’allargamento della platea dei beneficiari per quel che riguarda il bonus bollette.

Rispetto al tema in oggetto, si legge su Qui Finanza, il nuovo Cashback di Stato non elargirà più rimborsi per ogni tipo di acquisto con una soglia da superare ai fini dell’ottenimento del bonus e super bonus. Verrà invece applicato a tutte le spese che sono oggetto di detrazione fiscale.

Ovvero, quelle spese per cui oggi serve conservare scontrini e fatture da scaricare poi con la dichiarazione dei redditi. Ad esempio, come nel caso delle visite mediche specialistiche, l’acquisto di dispositivi medici e sanitari, rimborsati al 19% di quanto pagato.

Come viene spiegato, la misura in questione dovrebbe permettere l’accredito automatico della cifra che spetta in seguito al pagamento fatto mediante carta di debito, credito o con altri strumenti inerenti al pagamento digitale. Stando a quanto emerge, sino ad ora almeno, ad ogni modo servirà lo SPID, per poter identificare il contribuente. Qui, come fare lo SPID in modo facile con 3 soluzioni che non tutti sanno; e ancora, sempre rispetto allo SPID, cosa provare a fare nel caso di problemi di accesso.

Sebbene dovrebbe dunque prevedere alcuni cambiamenti, non verrebbe meno il ragionamento circa il Cashback, legato al disincentivo dell’uso del contato e quindi anche un mezzo per contrastare l’evasione. Tuttavia, spiega quifinanza.it, la misura nella sua nuova versione è pensata in modo particolare per tagliare i tempi della burocrazia, raggiungere la digitalizzazione della PA e garantire a chi ne usufruire rimborsi rapidi.

All’Agi, la viceministra dell’economia Castelli ha spiegato che in tal modo saranno più semplici le procedure legate all’ottenimento di quanto spetta ed è previsto dalla legge, con il rimborso che potrebbe aver luogo in modo immediato e direttamente sul conto corrente legato al metodo di pagamento.

Nuovo Cashback di Stato: tempi, quando arriva

Come si legge su Qui Finanza, il nuovo Cashback di Stato dovrebbe arrivare soltanto dopo la discussione in Senato circa la delega fiscale, poi si dovranno attendere ancora i decreti attuativi di competenza dei vari ministeri. L’arrivo potrebbe concretizzarsi a giugno 2022 mentre l’entrata in vigore ufficiale potrebbe aver luogo il prossimo anno.

Al momento, sulle date, è bene ribadire però che il condizionale è d’obbligo e informazioni più certe vi saranno probabilmente con il trascorrere del tempo. In un primo momento, si legge, si partirà con una fase di sperimentazione che riguarderà solo spese mediche e sanitarie; in seguito la misura verrebbe poi estesa agli altri tipi di detrazione, rendendo più semplice anche l’accesso ai diversi bonus. Si ipotizzerebbe, spiega Qui Finanza, un ruolo dell’App IO e di Pago Pa circa il processo inerente ai rimborsi.

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