Gli osservatori monitorano costantemente le mosse di Cathie Wood, tre operazioni recenti in particolare hanno attirato la loro attenzione.
Se c’è una persona che ispira continuamente gli investitori questa è Cathie Wood, co-fondatrice, amministratore delegato e investment manager di Ark Invest. Sin dall’incredibile successo ottenuto quattro anni fa, la luce dei riflettori rimane puntata su di lei, nonostante non sia più riuscita eguagliare i risultati raggiunti allora. In particolare, nella giornata di lunedì si è mossa acquistando diversi pacchetti di azioni, puntando su tre titoli in particolare. Non c’è neanche bisogno di dirlo ma in tantissimi hanno scelto di seguire le sue orme.
L’indomani, invece, ha sorpreso un po’ tutti, vendendo azioni di Tesla. Alcuni avevano in realtà previsto un’operazione di questo tipo, considerando la strategia di trading che Ark Invest sta attuando in tempi recenti. Tramite ARK Innovation ETF (NYSE:ARKK) sono state cedute 33.837 azioni e attraverso ARK Autonomous Technology & Robotics ETF (BATS:ARKQ) ne ha vendute altre 19.474.
Visto il prezzo di chiusura del marchio automobilistico di Elon Musk, arrivato a 338,23 dollari, parliamo di un valore complessivo di circa diciotto milioni di dollari.
Cathie Wood, vende azioni di Tesla e punta su queste tre: colpo di scena
Gli interventi sul mercato azionario di Cathie Wood, con la sua Ark Invest, hanno preso in contropiede i più. La recente vendita di azioni Tesla è avvenuta all’indomani di una giornata particolarmente attiva dal punto di vista delle acquisizioni. In particolare, ha deciso di puntare forte su Amazon (NASDAQ:AMZN), Ibotta (NYSE:IBTA) e Teradyne (NASDAQ:TER) lunedì scorso. In realtà, chi ha seguito il percorso recente della Wood non sarà rimasto particolarmente impressionato dalle operazioni, anzi risulteranno assolutamente in linea.
L’azienda di Jeff Bezos sta facendo particolarmente bene e questo mese ha raggiunto l’ennesimo record positivo, con un incremento complessivo del trentatré per cento da inizio anno. Situazione completamente differente invece per Ibotta che, nonostante le aspettative, ha deluso gli investitori; basta pensare che dall’apertura in primavera a centodiciassette dollari è crollata del quaranta per cento ma in parecchi rimangono fiduciosi per via dell’incremento dei profitti dello scorso anno (di circa il cinquantadue per cento).
Una succosa opportunità è senza dubbio Teradyne, che dal picco raggiunto in estate ha ceduto un terzo del proprio valore. Il titolo però appare in ripresa, dando un’occhiata alle buone performance dell’ultimo mese.