Pensione a 59 anni, si è nel sonno o si è desti? Arriva una news che scade nel 2024, ma che rappresenta un’occasione da non perdere!
La pensione è una cosa “davvero importante” secondo cantautori come Guccini, ma anche per la visione comune. Non serve far filosofia o suonate per rendersi conto che la situazione corrente presenta non pochi guai. Ebbene, la verità è che entro la fine dell’anno c’è una gioia per chi ha certi requisiti, cioè quella di poter dire addio alla vita lavorativa ed entrare in una nuova fase della propria esistenza, quella “matura”. Quanto si può esser tali se si entra in pensione a 59 anni? Guida per ottenere questo vantaggio, ecco cosa sapere.
A quanto pare il requisito primo per entrare in pensione anticipata è proprio quello dii avere 59 anni, ma non è l’unico. La tematica è molto discussa nel Bel Paese, infatti è una questione non esente da forti dibattiti e continui stravolgimenti in materia. Diciamo che il punto della questione è inerente proprio il sistema che articola la modalità di accesso alla pensione, e che nei diversi contesti e situazioni familiari sembra convergere in un fronte comune. Si tratta del totale disaccordo a malumore rispetto alla già citata modalità di gestione, ma nello specifico per l’aspetto che sembra non aver a cuore nessuna tutela per i lavoratori più anziani.
In sostanza, ciò che viene maggiormente criticato è proprio il fatto che pare di “non andare mai in pensione”. L’età avanza, e anche le capacità del singolo, per quanto professionale e preparato, non sono più le stesse. Ebbene, davanti un mercato del lavoro così disastrato, in cui i giovani tardano sempre di più l’età di stabilizzazione, nonostante non siano tutti dei parassiti del sistema e cerchino in ogni caso un’occupazione fissa, ci rimettono anche i lavoratori più grandi. Con questa nuova mossa però, tutto potrebbe cambiare in meglio. Ecco come, ma soprattutto chi può andare in pensione a 59 anni.
Pensione a 59 anni, non è una bugia: guida passo passo per ottenerla
Il già citato criterio dei 59 anni non è l’unico. Infatti, l’età da prendere in considerazione per avere la pensione anticipata va fino ai 63 anni, ma ci sono anche altri aspetti da considerare. Fatta l’analisi del disagio economico sociale vissuto, è evidente riconoscere come il malcontento sia proprio di più categorie. Non si tratta solo di giovani lavoratori, ma appunto anche dei più maturi che di gavetta e giornate lavorative ne hanno fatte abbastanza. Per cui un po’ di meritato riposo dopo anni di carriera, è dovuto.
Quindi, accertato che si possa andare in pensione anticipata, ecco quali sono gli altri fronti da esplorare. Secondo la normativa vigente è necessario essere nella condizione di “caregiver”, cioè prestare assistenza ai familiari che sono soggetti alle Legge n. 104 del 1992. Ci sono delle strade agevolate proprio per queste categorie per entrare prima in pensione. Infatti, segue poi sapere quali sono le possibili vie da intraprendere per compiere questo importante passo.
Il caregiver può entrare in pensione a 59 anni mediate l’APE sociale, cioè l’anticipo pensionistico. Si tratta di un’indennità a totale carico dello Stato, che viene erogata dall’Istituto di Previdenza sociale nazionale, cioè l’INPS, e vale mensilmente per un intero anno. Bisogna inoltre avere almeno 30 anni di anzianità contributiva. A quanto ammonta la pensione? Non dovrebbe superare i 1500 €, ma ogni caso viene calcolato al momento in cui viene fatta la domanda.
Segue la seconda via, quella della quota 41 per i lavoratori precoci. Infatti, è possibile farne richiesta indipendentemente dall’età, purché si tratti di gente che ha iniziato molto presto a lavorare. Appunto, “lavoratori precoci”. Inoltre, questi soggetti hanno dalla loro ben 41 anni di contributi per far valere la pensione anticipata.
Infine, c’è una terza via, ma è solo per le donne, infatti si tratta dell’opzione donna. Per usufruirne è necessario che la lavoratrice abbia maturato entro il 31 dicembre 2023, 35 anni di contributi, e aver compiuto 61 anni. Ma è qui che si anticipa a 59, perché se la donna ha un figlio, si scende a 60, ma se ne ha due andrà a 59 anni in pensione. Senza dimenticare il periodo “finestra”, in cui si attende il primo pagamento pensionistico, quello che serve per maturare i requisiti. Possono essere 12 mesi per le dipendenti, e 18 mesi per le lavoratrici autonome.