Quando si parla di investimenti, il lungo periodo non è soltanto una scelta finanziaria ma una visione di continuità. Nel panorama dei titoli di Stato italiani, alcuni strumenti si distinguono per il loro equilibrio tra cedole, prezzo e prospettive di guadagno, offrendo non solo sicurezza ma anche la possibilità di cogliere un rendimento netto interessante. L’orizzonte che si prende in esame va dagli 11 ai 15 anni, un arco temporale che consente di affrontare le oscillazioni dei mercati con una prospettiva di stabilità e di ritorni pianificati.
In questa prospettiva, il tema non è semplicemente quale titolo offra il tasso più alto, ma comprendere come combinare cedola, prezzo d’acquisto e rendimento a scadenza, considerando anche elementi che vanno oltre il mero aspetto economico, come il sostegno a progetti sostenibili. Questo approccio permette di avvicinarsi a un investimento con maggiore consapevolezza, bilanciando il ritorno atteso con il profilo del titolo scelto.

Si tratta di strumenti concreti, già presenti sul mercato, con dati aggiornati da fonti ufficiali e consultabili su portali come Borsa Italiana e altre piattaforme di riferimento. La narrazione si snoda attraverso un confronto naturale, ricco di dettagli che fanno emergere differenze e potenzialità, offrendo un quadro utile a chi guarda al lungo termine senza cercare scorciatoie.
I migliori BTP a lunga scadenza: cedole e rendimenti tra equilibrio e guadagno sul capitale
Si considerano tre BTP con scadenze comprese tra il 2036 e il 2038. Il primo, con ISIN IT0005177909, ha scadenza 1° settembre 2036 e una cedola annua del 2,25%, pagata semestralmente. Quotato a circa 87,80 € per 100 € nominali, il suo rendimento netto a scadenza è intorno al 3,17–3,19%. Questo prezzo inferiore alla pari consente non solo di incassare gli interessi ma anche di beneficiare di un guadagno sul capitale.

Il secondo, un BTP Green con ISIN IT0005596470 e scadenza 30 ottobre 2037, si distingue per la cedola del 4,05%, con un prezzo leggermente sopra la pari, attorno ai 103,40 €. In questo caso il rendimento netto si colloca circa al 3,21–3,22%, risultando interessante per chi punta a flussi cedolari più alti. Il terzo, con ISIN IT0005496770 e scadenza 1° marzo 2038, propone una cedola del 3,25% e si acquista a circa 94,99 €, con un rendimento netto stimato intorno al 3,32%. In un confronto diretto, i titoli con scadenza 2036 e 2038 emergono come più competitivi in termini di rendimento effettivo, mentre il Green 2037 offre un approccio più legato ai temi ambientali, con cedole generose a fronte di un prezzo sopra la pari.
Strategie sui migliori BTP: tra cedole costanti, rendimenti e sostenibilità
Il BTP 2036 appare adatto a chi punta su un guadagno sul capitale unito a una cedola contenuta ma stabile, mentre il BTP Green 2037 si rivolge a chi apprezza il legame tra investimento e progetti sostenibili, con un flusso cedolare più elevato ma una diversa dinamica sul prezzo. Il titolo con scadenza 2038 sembra offrire il compromesso migliore tra prezzo sotto la pari, cedola del 3,25% e rendimento netto di circa 3,32%, risultando bilanciato e competitivo. Questa analisi non si limita ai numeri: dietro ogni titolo vi è una strategia che risponde a esigenze diverse, sia in termini di liquidità che di valore etico.