Comune, l’assunzione senza concorso è possibile? I dettagli poco noti

È possibile essere assunti al Comune senza partecipare e sostenere un concorso?  Ecco di cosa si tratta e come funziona, i dettagli che non tutti sanno

Comune, l'assunzione senza concorso è possibile? I dettagli poco noti
Ufficio (fonte foto: Pixabay)

Quando si affrontano tematiche relative al lavoro e ai diversi aspetti lavorativi, tra cui l’assunzione, vi è sempre e comprensibilmente grande curiosità al riguardo da parte a molti, poiché questi sono argomenti che stanno a cuore a svariate persone: é possibile essere assunti al Comune senza sostenere e prendere parte ad un concorso? È una domanda che in tanti potrebbero chiedersi, ma ecco di che cosa si tratta in particolare.

Ad approfondire questo tema e a rispondere a tale quesito è Businessonline.it, che a tal riguardo spiega che stando a quanto previsto dalla legge, le assunzioni al Comune sono sempre legate ad un concorso pubblico, così come la mobilità interna presuppone un’entrata iniziale nel relativo ente mediante concorso.

Non vi è dunque la possibilità di entrarvi a far parte senza aver sostenuto un concorso, per quello che è un obiettivo per molti, il lavoro nella Pubblica Amministrazione, che per tanti è sinonimo di sicurezza.

Businessonline.it specifica che vi sarebbe un solo caso previsto che permette l’accesso senza tale modalità, ovvero l’appartenere alle categorie protette ed essere quindi iscritti negli elenchi anagrafici che consentono a soggetti con disabilità di avere una sorta di percorso preferenziale, per così dire, si legge, al mondo del lavoro.

Comune: assunzione, lavoro e concorso, come funziona

Sono tante le domande che si pongono coloro che sono interessati ad entrare a far parte del mondo del lavoro e che, tra le possibilità, magari considerano l’assunzione al Comune che, come spiega Businessonline.it, di solito hanno luogo mediante mobilità da altri entri e in forma pubblica, attraverso un concorso o una selezione, a tempo determinato ed indeterminato.

Rispetto alle tempistiche, le assunzioni si legano alla programmazione dell’ente in questione e riguardano necessità degli uffici, servizi e disponibilità legate al bilancio. Quando si parla di lavoro al Comune, dunque, si legge su Businessonline.it, quest’ultimo è sempre subordinato ad un concorso pubblico, salvo casi previsti dalla Legge.

Come detto, l’appartenenza alle cosiddette categorie protette, si legge, ovvero l’iscrizione negli elenchi anagrafici che consentono a soggetti con disabilità consente l’accesso in via, per così dire, preferenziale.

Rispetto a tale questione, viene spiegato che la legge prevede l’obbligo per la PA circa l’assunzione di una percentuale di lavoratori disabili, che ammonterebbero al 7% qualora i dipendenti siano più di 50; 2 lavorativi, se il numero va dai 36 ai 50; un lavoratore solo, qualora il numero vada tra 15 e 35.

Nel caso in cui le quote non fossero coperte, si legge, il Comune deve comunicare entro un lasso di tempo di 60 giorni attraverso una procedura telematica accessibile sul sito del ministero del Lavoro e avere cura di indicare modalità e tempistiche riguardano l’assunzione dei lavoratori che appartengono alle suddette categorie protette.

Qualora, si legge, le mansioni per cui vi sono i posti scoperti hanno come requisito la sola frequentazione avvenuta della scuola dell’obbligo, in tale caso le assunzioni avrebbero senza concorso e attraverso la richiesta di avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento o mediante convenzione. Nel caso in cui si richieda un titolo di studio superiore, la procedura di accesso avverrebbe soltanto mediante concorso pubblico.

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Infine, viene spiegato che nel caso di una eventuale e prolungata mancata assunzione, i centri per l’impiego avrebbero modo di poter avviare autonomamente assunzione dei disabili iscritti e a tal riguardo le chiamate spetterebbero a invalidi civili con riduzione delle capacità lavorative pari almeno al 45%; coloro che sono titolati dell’assegno ordinario di invalidità; invalidi del lavoro con percentuali che siano superiori al 33%; persone non vedenti oppure sorde; invalidi di guerra, invalidi civili di guerra ed invalidi per il servizio.

In ogni caso ed a prescindere da tutto, è opportuno ed importante rivolgersi e confrontarsi con gli esperti del settore e gli specialisti, così da poter approfondire queste come altre tematiche, chiarire ogni dubbio ed informarsi nello specifico delle propria situazione o in generale.

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