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Conto corrente, il limite al versamento esiste: cosa c’è da sapere

Versamenti su conto corrente con limite, tutto vero. Ecco cosa c’è da considerare per non rischiare inutili complicazioni.

Banconote euro (Adobe)

Spesso ci chiede considerata la professione che si esercita e le relative abitudini che ne conseguono se esiste un limite nel versamento di contanti sul proprio conto corrente. E’ bene specificare, cosi come anticipato che la condizione può variare in base al tipo di professione esercitata, e che ad esempio per quel che riguarda la sfera dei lavoratori dipendenti le problematiche risultano essere molto meno compromettenti rispetto, ad esempio, al libero professionista, piccolo o grande imprenditore o altro.

Nel caso del lavoratore dipendente, lo stipendio è chiaramente versato direttamente sul conto corrente di chi fornisce la prestazione lavorativa. Di conseguenza avremo un importo ampiamente certificato dalla presenza di una busta paga, un contratto di lavoro e quant’altro. Niente di potenzialmente rischioso insomma ai fini di eventuali controlli da parte dell‘Agenzia delle Entrate. Nel caso invece di posizioni di lavoro autonomo, di qualsiasi tipologia, la situazione varia del tutto, ed entrano in campo eventuali rischi.

Il limite ai versamenti è condizionato dall’eventualità di verifiche fiscali

Come si diceva, nel caso di lavoratore autonomo, la situazione cambia drasticamente. Prendiamo ad esempio in considerazione il classico commerciante. Gli incassi della giornata, potrebbero essere versati su un conto corrente personale, per avere la possibilità di pagare tutto ciò che è previsto dal tipo di attività. Quindi fornitori, tasse, contributi vari e quant’altro. In questo caso, però, considerate le numerose regolamentazioni bancarie del caso, la situazione potrebbe in qualche modo sfuggire di mano.

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Fisco ed Unità di informazione finanziaria, potrebbero in qualche modo essere portati ad indagare su conti per i quali non esiste una chiara tracciabilità delle movimentazioni. Entrate di soldi, uscite che potrebbero non lasciare traccia di se, lasciando presagire il rischio di una comprovata evasione fiscale. I soggetti in questione potrebbero quindi essere sottoposti ad ulteriori controlli fiscali che potenzialmente potrebbero portare ad importanti sanzioni. Il limite quindi non esiste, almeno in linea teorica. E’ possibile versare sul proprio conto corrente ciò che si vuole, ma nel giusto modo, per non incappare nei complessi e lunghi controlli di Stato.

Paolo Marsico

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