Una delle soluzioni per contrastare gli effetti dell’inflazione è sicuramente quella di fare un buon investimento. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
In quest’ultimo periodo l’aumento generalizzato dei prezzi, nonché i rincari di luce e gas stanno rendendo ancor più vuote le tasche degli italiani. A tale problema si aggiunge un evidente aumento dell’inflazione che sta generando non pochi problemi ai risparmiatori italiani.
Sono moltissimi infatti coloro che si mettono alla ricerca di una soluzione che sia in grado almeno di arginare in parte gli effetti devastanti che potrebbe portare un aumento dell’inflazione sui risparmi in conto corrente degli italiani. Tuttavia, esiste una possibilità per limitare gli effetti dell’inflazione: la soluzione è sicuramente un buon investimento in questi strumenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Moltissimi risparmiatori credono che tenere i propri risparmi in giacenza sul conto corrente sia una buona soluzione. Tuttavia, con l’aumento dell’inflazione c’è il rischio di ritrovare meno di quanto messo da parte. Infatti, una buona soluzione per evitare che l’inflazione possa colpire i propri risparmi di una vita è quella di fare un buon investimento. In quest’ultimo periodo, infatti, i rendimenti obbligazionari sono saliti sui mercati.
L’attuale situazione che vede un rialzo dei rendimenti è sicuramente un aspetto positivo per molti obbligazionisti che sono alla ricerca di nuovi Bond in cui investire. Tuttavia, un’altra soluzione che è considerata poco dagli investitori è rappresentata dai BTP decennali. Infatti, essi rappresentano ancora una buona soluzione per evitare una perdita del potere di acquisto.
Una soluzione come abbiamo visto, per contrastare la perdita del potere di acquisto generata dall’inflazione è rappresentato dell’investimento in BTP a 10 anni. La soluzione migliore può essere quella di investire un BTP con scadenza al 1 marzo 2032. Infatti, tale soluzione prevede una cedola lorda fissa si 1,65%.
Tuttavia, il rendimento netto di tale BTP si attestava la scorsa settimana a 2,27%. Il vantaggio in questo strumento è che alla scadenza potremmo incassare una cedola netta dell’1,56% che porterebbe ad ottenere un valore dello +0,6% all’anno. Nonostante ciò, tale soluzione non è ancora del tutto sufficiente a coprire il tasso d’inflazione atteso.
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