Brutte notizie per molte imprese che rischiano di dover fare i conti con una stangata da 2,5 miliardi di euro a causa della cosiddetta âtassa Covidâ. Ecco cosa sta succedendo.
Il Covid continua, purtroppo, ad avere un impatto negativo sulle nostre esistenze, sia per quanto concerne lâaspetto delle relazioni interpersonali che economiche. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, lâesecutivo ha optato per lâadozione di una serie di misure restrittive. Proprio a causa di questâultime molti imprenditori hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attivitĂ .
Molte persone si ritrovano, per questo motivo, a dover fare i conti con una vera e propria crisi economica. Se tutto questo non bastasse, giungono ulteriori brutte notizie per molte imprese, che rischiano di dover fare i conti con una stangata da 2,5 miliardi di euro a causa di quella che è stata ribattezzata da alcuni addetti ai lavori âtassa Covidâ. Ma cosa sta succedendo? Scopriamolo assieme!
Attraverso il messaggio n° 2842 del 6 agosto dellâInps, lâente ha reso noto che la quarantena non verrĂ pagata per gli eventi avvenuti nel corso del 2021, ma solo per quelli del 2020, in quanto non sono state stanziate nuove risorse. Un messaggio che non è passato di certo inosservato e che trova, purtroppo, conferma con il Decreto Fiscale. Questâultimo, infatti, cancella la parte del decreto Cura Italia che impegnava il Tesoro a coprire i costi sostenuti dalle aziende per i lavoratori in quarantena a causa del Covid.
Questo vuol dire, pertanto, che le aziende che hanno anticipato i soldi per pagare la quarantena obbligatoria per i propri dipendenti nel 2021 non avranno alcun rimborso. La quarantena forzata per un lavoratore entrato in contatto con un positivo, quindi, sarĂ totalmente a carico delle imprese. Un aspetto, questâultimo, giĂ reso noto dallâInps e dovuto al fatto che il governo non abbia previsto nuovi fondi per tale misura. Se tutto questo non bastasse, sembra che tale norma abbia un effetto retroattivo.
In pratica vuol dire che le imprese non avranno diritto ad alcun rimborso nemmeno per i mesi precedenti agosto 2021. Una misura, questâultima, che permetterebbe allo Stato di recuperare ben 2,5 miliardi di euro. Soldi, questâultimi, che gravano allo stesso tempo sulle spalle delle imprese. Il decreto Cura Italia del 2020, ricordiamo, equiparava la quarantena alla malattia, con lo Stato che avrebbe dovuto provvedere ai relativi pagamenti.
Come ben spiegato da Italia Oggi, però, il decreto fiscale stabilisce che i costi dellâassenza del lavoratore per i primi tre giorni sono interamente a carico dellâazienda. A seguire, invece, viene ripartito a metĂ con lâInps. I soldi dovuti dallâInps, inoltre, vengono comunque sempre anticipati dallâazienda. Se a tutto ciò si aggiunge lâimpatto negativo del Covid sullâeconomia nel corso degli ultimi due anni, è facile capire come molte imprese si preparino, purtroppo, a dover fare i conti con lâennesima stangata.
Cosa dice la Legge se un genitore non mantiene le promesse ai figli? Non è…
Grazie alla Circolare n. 109 dell'INPS è possibile capire come ottenere il Bonus Contributi, un…
Unâauto pignorata per errore, una pensione tagliata oltre i limiti di legge, un debito inesistente…
Ă il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 85/2025 a chiarificare…
Nel corso degli ultimi anni è emerso un panorama allarmante: le frodi digitali hanno coinvolto…
Un caso giudiziario davvero curioso: quando un debito sembra sparito dal radar, ma la cartella…