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Criptovalute

Le criptovalute sono sopravvalutate, questa ne è la prova

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Come ogni altra criptovaluta, anche Dogecoin risente della volatilità nel mercato degli asset digitali. Diversamente da molte sue ‘sorelle’, nacque senza alcun intento di sfidare il mercato.

Senza un progetto innovativo o concorrenziale, Dogecoin è riuscito a divenire una tra le criptovalute più popolari, oggi sesta per capitalizzazione nel mercato, è tra le più utilizzate per l’acquisto di beni e servizi.

Questa criptovaluta, nata nel 2013, deve gran parte della sua popolarità alla simpatia suscitata dal suo simbolo, un cane della razza giapponese Shiba Inu, utilizzato già prima di allora su Internet come meme. La criptovaluta ha trovato l’adesione di un vasto pubblico grazie sia ai social network come Reddit e Twitter, che hanno contribuito in modo decisivo alla sua fama.

Nel 2017 la criptovaluta raggiungeva i due miliardi di dollari di capitalizzazione, il 2 aprile 2019 Elon Musk vinceva a sua insaputa il ballottaggio come CEO di Dogecoin, indetto su Twitter dalla rete che sostiene la criptovaluta, con il 49% delle preferenze.

La sua replica allo scherzoso evento e i suoi successivi tweet, hanno segnato quella che è stata poi l’adozione come mascotte e il collegamento tra il CEO di Tesla e il valore del Dogecoin.

LEGGI ANCHE>>Elon Musk vuole comprare un cane ma fa impennare una criptovaluta

Criptovalute: come è nato il Dogecoin?

La criptovaluta è nata da uno scherzo tra due ingegneri, rispettivamente Billy Markus impiegato all’IBM e Jackson Palmer in Adobe: quando videro il Bitcoin, vollero creare un’alternativa utilizzando il meme dello Shiba Inu. Similmente, come per altre criptovalute la cui forza e meccanismo di adozione era semplicemente data dalla simpatia del logo o del loro nome, i due ingegneri crearono questa criptovaluta dal codice sorgente del Litecoin, senza aspettarsi minimamente che potesse sopravvivere a lungo.

Per questo motivo è stato necessario, dato l’inaspettato successo di partecipazione, rafforzare il suo network e affiancare il suo processo di mining a quello del Litecoin, in modo da consentirgli di avere quelle caratteristiche che possono permettergli di essere utilizzato da una larga base di utenti. Questo significa anche che il suo destino è irreversibilmente legato a quello del Litecoin, infatti chi mina questa criptovaluta rende disponibile la sua potenza di calcolo anche per il Dogecoin.

Perché il Dogecoin ha avuto successo?

Quando questa criptovaluta fu lanciata sul mercato valeva circa 0,00029 dollari, oggi ha un prezzo che si aggira intorno ai 33 centesimi, per una capitalizzazione complessiva di 43 miliardi di dollari.

Il successo della crescita straordinaria della sua valutazione, arrivata a inizio maggio 2021 a un massimo di 71 centesimi di dollaro, è dovuto non solo alle spinte pubblicitarie dei post di Elon Musk e ultimamente di Snoop Dogg, ma anche dagli acquisti coordinati dello stesso gruppo Reddit che ha investito riuscendo a spingere i prezzi di titoli come GameStop, incrementando a gennaio le quotazioni della criptovaluta di più del 600%.

È inoltre interessante notare che per questa criptovaluta non esiste un limite di token massimo, i 114 miliardi di Dogecoin attuali sono destinati a crescere nel tempo, aumentando la capitalizzazione complessiva e la liquidità, ma diminuendo allo stesso tempo la sua volatilità e quindi la possibilità di vederne incrementare il valore, qualora la sua adozione e i volumi in acquisto non crescessero con la stessa rapidità con i quali i suoi token vengono minati e rilasciati sul mercato.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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