Questione conto corrente, ci troviamo di fronte a dinamiche che spesso gli stessi correntisti, che siamo noi, non conoscono.
Iniziamo con il dire che oggi essere titolari di un conto corrente è con molta probabilità qualcosa di assolutamente essenziale. Se si pensa a ciò che si può fare o meno, entrando nelle considerazioni più spicciole, essendo titolari di un semplice Iban capiamo quanto è necessario oggi possederne uno. Pensiamo al lavoro, pensiamo alla necessità di avere un conto sul quale accreditare lo stipendio a noi spettante. Oggi per fortuna il settore offre numerose alternative al conto corrente vecchio stampo.
Al giorno d’oggi, cosi come anticipato è possibile possedere un Iban senza essere titolari di un vero e proprio conto corrente. Ciò è possibile perchè altri prodotti, come ad esempio alcuni tipi carte prepagate che offrono l’opportunità di avere un Iban da utilizzare per l’accredito dello stipendio o per qualsiasi altra operazione. In questo senso, quindi, si è liberi di non stipulare contratti o accordi di ogni genere con istituti bancari, godendo in ogni caso di quasi ogni vantaggio del caso. Tutto, insomma senza vincoli eccessivi.
Chiunque sia titolare di un conto corrente presso qualsiasi banca avrà notato almeno una volta la differenza in alcuni casi tra data valuta e data contabile. Facciamo riferimento a dinamiche proprie del mondo bancario che entrano in qualche modo in contatto con noi quando ci troviamo di fronte comunicazioni, rendicontazioni e quant’altro che riguardino il nostro conto corrente. Se parliamo di data contabile parliamo di quella in cui la banca registra contabilmente l’operazione che stiamo andando a concludere.
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La data valuta, invece, riferita sempre ad un qualche genere di operazione è quella in cui inizia il calcolo degli interessi passivi o attivi. In questa data, per intenderci cessa il calcolo degli interessi attivi sulle somme che andremo a prelevare, mentre inizia quello degli interessi passivi su eventuali passivi di conto corrente. Esiste inoltre la data disponibile, che fa riferimento alla data in cui il denaro accreditato sul nostro conto corrente può essere effettivamente prelevato o utilizzato per qualsiasi tipo di operazione.
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