L’esperto di Goldman Sachs, Peter Oppenheimer, si sbilancia sull’andamento dei mercati e avverte gli investitori con la sua previsione.
I mercati stanno vivendo un momento di incertezza diffusa, lo sanno bene i trader visto che in molti hanno scelto di attendere prima di effettuare altri investimenti. A preoccupare in questo periodo sono soprattutto i rendimenti scarsi e non è chiaro se la situazione possa migliorare più avanti. Fornire previsioni è un’operazione complicata, considerando sia la recente vittoria di Donald Trump alle elezioni USA sia l’imminente riunione della Federal Reserve a dicembre, tuttavia Peter Oppenheimer ha provato a dire la sua.
Il chief global equity strategist di Goldman Sachs ha diffuso una nota proprio nelle ultime ore intitolata 2025 Outlook: The Year of the Alpha Bet, sottolineando come lo scenario economico rimanga incoraggiante, anche se i mercati azionari potrebbero faticare nel replicare gli ultimi guadagni. “Stiamo entrando nella parte favorevole del ciclo; i tagli ai tassi d’interesse che coincidono con la crescita economica risultano essere fattori positivi per il mercato azionario”, ha dichiarato senza troppi giri di parole.
Se c’è un consiglio spassionato che Peter Oppenheimer, chief global equity strategist di Goldman Sachs, si sente di fornire agli investitori è quello di diversificare la propria strategia, per aumentare i rendimenti. “Preferiamo un mix variegato di settori e stili, con un focus maggiore su Alpha relativo a Beta. La chiave è ampliare il mercato”, ha ammesso prima di lanciare la propria previsione per il 2025. Si è sbilanciato provando a ipotizzare quello che potrebbe avvenire nei prossimi mesi a livello di mercato azionario.
Partendo dal presupposto che le cosiddette global equities sono aumentate del quaranta per cento da ottobre 2023, Goldman Sachs si aspetta che i rendimenti degli indici saranno trainati per la maggior parte dalla crescita dei guadagni complessiva, piuttosto che da quella derivante dai guadagni sulla valutazione addizionale.
I ricavi complessivi dalle azioni in dollari americani, secondo Oppenheimer, dovrebbero aggirarsi attorno al dieci per cento, tuttavia le aspettative rimangono alte viste le performance recenti del Nasdaq e l’exploit di Nvidia. Nelle conclusioni inoltre spiega: “È naturale credere che con il nuovo anno tutto si resetti, che tutto si azzeri e si riparta, invece è sempre importante tenere conto del contesto e del quadro generale”.
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