Dichiarazione di successione: se la quota di possesso è indicata in modo errato, cosa si può fare? I chiarimenti dell’AdE

Cosa succede se è stata indicata in maniera erronea una quota nella dichiarazione di successione? Basta inviare questo modello all’AdE.

Può capitare di commettere errori nella dichiarazione di successione e, indicare una quota di possesso di un immobile diversa da quella realmente detenuta. In tali casi, per modificare o integrare una documentazione già inviata telematicamente, bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva.

dichiarazione di successione
Dichiarazione di successione (trading.it)

La nuova certificazione sostituisce del tutto quella precedente e corregge le incongruenze. La modifica delle informazioni, inoltre, si può effettuare anche dopo il termine di presentazione, che è di 12 mesi dall’apertura della successione (ossia dal giorno del decesso), ma non oltre 3 anni, che decorrono dalla presentazione della dichiarazione di successione che si intende modificare. Ma come si compila e invia la dichiarazione sostitutiva?

Dichiarazione sostitutiva della dichiarazione di successione: gli step per stilarla correttamente

La dichiarazione sostitutiva è quella che prende il posto di una dichiarazione di successione precedente, per effetto di variazioni o integrazioni. Affinché sia valida, è necessario indicare non solo le informazioni che si devono cambiare, ma anche i quadri che non prevedono modifiche rispetto alle informazioni precedentemente inserite.

dichiarazione sostitutiva
Dichiarazione sostitutiva della dichiarazione di successione: gli step per stilarla correttamente (trading.it)

La dichiarazione sostitutiva va inoltrata in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate soltanto dal soggetto che ha inviato il documento che deve essere sostituito. Il nuovo certificato deve obbligatoriamente contenere gli estremi di registrazione della prima dichiarazione di successione (ossia anno, volume e numero) e indicare, all’interno della casella “dichiarazione sostitutiva”, uno dei seguenti codici:

  • 1“, nel caso in cui ci sia bisogno di una nuova trascrizione e voltura immobiliare (ad esempio, per le modifiche del valore degli immobili oppure delle quote o degli identificativi catastali);
  • 2“, se non c’è necessità di trascrizioni e volture (ad esempio, in caso di rettifica dei dati dei conti correnti);
  • 3“, se la dichiarazione contiene solo integrazioni o modifiche degli allegati presentati con la precedente dichiarazione.

La dichiarazione sostitutiva più complicata da compilare è quella di tipo 1, perché da essa deriva l’obbligo di iscrizione nei Registri immobiliari. È questo il modello che deve essere usato se sono stati commessi degli errori relativi alle quote e va compilato con molta attenzione. Con questo codice, la dichiarazione sostitutiva determinerà l’obbligo, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di procedere a una nuova trascrizione del certificato di successione, con le nuove volture eventualmente necessarie. In ogni caso, se si ha bisogno di ulteriori informazioni sulla compilazione esatta della documentazione, consigliamo di contattare l’Agenzia delle Entrate oppure di consultare le istruzioni presenti sul sito ufficiale dell’Ente.

Gestione cookie