Dividendi da sogno e guadagni record: le azioni italiane che hanno battuto i BTP

Cosa avresti fatto con 100.000 euro dieci anni fa? Avresti puntato sulla solidità dei BTP o ti saresti fidato del potenziale di crescita di Intesa Sanpaolo?

Molte volte, le scelte di investimento che sembrano più sicure all’inizio non si rivelano necessariamente le più fruttuose nel lungo periodo. E c’è un dettaglio interessante che pochi conoscono: alcune azioni italiane hanno offerto ritorni da capogiro rispetto ai classici titoli di Stato. I numeri sono sorprendenti e raccontano una storia diversa da quella che forse ti aspetti.

Banconote e grafico dei mercati
Dividendi da sogno e guadagni record: le azioni italiane che hanno battuto i BTP-trading.it

Immagina di tornare indietro a una fredda mattina di gennaio del 2015. Avevi 100.000 euro pronti da investire e ti trovavi davanti a un bivio: sicurezza o ambizione? I BTP sembravano l’approdo naturale per chi cercava un porto sicuro. Intesa Sanpaolo, invece, prometteva dividendi interessanti, ma il rischio era palpabile. Gli anni sono passati, il mondo è cambiato più volte, e ora è il momento di tirare le somme. Quale strada ha premiato di più? Quale investimento ha saputo resistere meglio alle tempeste finanziarie e quale ha dato le soddisfazioni più grandi? Preparati a vedere cifre concrete e qualche nome che forse non ti aspettavi.

Investire nei BTP o in Intesa Sanpaolo: chi ha avuto la meglio?

Se nel 2015 avessi scelto di mettere i tuoi 100.000 euro nei BTP, oggi ti ritroveresti con un guadagno modesto. I Buoni del Tesoro Poliennali emessi in quell’anno offrivano rendimenti lordi annui tra l’1,5% e il 2,35%. Tradotto in numeri semplici, il Total Return dopo dieci anni si sarebbe attestato tra il +20% e il +25%. Certo, non è male rispetto a tenere i soldi fermi, ma di certo non fa sognare.

Grafico Borsa
Investire nei BTP o in Intesa Sanpaolo: chi ha avuto la meglio?-trading.it

D’altra parte, investendo la stessa somma su Intesa Sanpaolo, saresti salito su una montagna russa emozionante ma estremamente generosa. Dal prezzo di 1,2750 € del gennaio 2015 ai 4,69 € di oggi, il guadagno in conto capitale ha sfiorato il +267%. Ma il vero tesoro è nei dividendi: ogni anno, mediamente tra il 6% e l’8% del capitale investito è stato restituito agli azionisti sotto forma di cedole. Mettendo tutto insieme, l’investimento su Intesa Sanpaolo avrebbe regalato un Total Return superiore al +400%. Un divario abissale rispetto ai più tranquilli BTP, a fronte però di una volatilità non adatta ai deboli di cuore.

Dividendi stellari: le azioni italiane che hanno battuto la media

Non è un segreto che la Borsa Italiana sia sempre stata generosa in fatto di dividendi. In media, il rendimento da dividendi del mercato italiano si aggira tra il 3,5% e il 4% annuo. Un dato interessante, ma c’è di meglio. Alcune azioni, negli ultimi 10 o addirittura 20 anni, hanno staccato cedole abbondanti superiori alla media e hanno visto anche i loro prezzi salire con decisione.

Parliamo di nomi come Enel, Snam, Terna, Generali, UnipolSai, Mediobanca, Eni, A2A, Recordati e Banca Mediolanum. Queste società non solo hanno premiato gli azionisti anno dopo anno con dividendi regolari e abbondanti, ma hanno anche visto crescere il loro valore in Borsa, creando così una combinazione perfetta tra reddito e crescita del capitale.

Pensare che, investendo su questi titoli, si sarebbe potuto ottenere un flusso di cassa costante e un apprezzamento del capitale ben superiore a quanto offerto da strumenti obbligazionari tradizionali, lascia davvero riflettere su quanto la scelta dell’investimento giusto possa cambiare la traiettoria finanziaria personale. E fa venire voglia di guardare il portafoglio con occhi diversi: dove stiamo veramente piantando i nostri semi oggi per raccogliere i frutti domani?

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