Ecco perché potresti ritrovarti senza un euro da un giorno all’altro

​Ti è mai capitato di aprire l’app della tua banca e trovare il conto bloccato? Ora immagina che succeda su più conti contemporaneamente. Non è un errore, né una truffa: è la legge.

C’è un motivo preciso per cui può accadere, e lo ha scoperto anche Amilcare, che si è ritrovato, da un giorno all’altro, con le mani legate. Una notizia lettta per caso gli ha fatto salire il battito: si possono pignorare più conti correnti. E purtroppo, sì, la risposta è affermativa.​

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Amilcare ha 54 anni, fa il rappresentante e, come molti, ha più conti correnti: uno per le spese personali, uno per il lavoro e un altro condiviso con la moglie. Quando ha avuto difficoltà con alcune rate di un finanziamento, non si è preoccupato troppo. Ma tutto è cambiato il giorno in cui ha provato a prelevare e ha trovato il primo conto bloccato. Poi il secondo. Poi il terzo. Nessuna spiegazione immediata, solo un gelo improvviso nelle sue finanze. Ha pensato a un errore tecnico, finché ha scoperto che si trattava di un pignoramento presso terzi avviato da un creditore, notificato a tutte le banche con cui aveva rapporti.​

È legittimo pignorare più conti correnti insieme?

Purtroppo per Amilcare, e per chi si trova nella sua situazione, la legge è chiara. Se un creditore ha titolo per farlo, può agire su più conti bancari contemporaneamente. Grazie all’Anagrafe tributaria, sa esattamente dove il debitore ha soldi depositati, e può notificare il pignoramento a tutte le banche interessate. Ogni banca, una volta ricevuto l’atto, è obbligata a bloccare le somme presenti nei limiti indicati, anche se il totale dei blocchi supera temporaneamente il debito dovuto.​

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La Corte di Cassazione, con la sentenza 29422 del 14 novembre 2024, ha confermato che ogni pignoramento del conto corrente è autonomo. Le banche agiscono separatamente e senza coordinamento, per questo si può arrivare a un blocco superiore all’importo effettivo del credito. Solo il giudice, nell’udienza successiva, assegnerà al creditore quanto gli spetta davvero, comprensivo di spese legali.​

Esistono tutele per chi subisce un pignoramento multiplo?

Sì. In casi come quello di Amilcare, il debitore può rivolgersi al giudice per chiedere la riduzione del pignoramento o dichiarare inefficaci quelli eccessivi. La richiesta va presentata con urgenza, perché fino all’intervento del giudice ogni conto resta bloccato nei limiti delle somme indicate.​

C’è poi una protezione per chi riceve stipendi o pensioni sul conto: se l’accredito è precedente al pignoramento, è impignorabile fino a tre volte l’assegno sociale. Se arriva dopo, solo un quinto può essere bloccato.​

Amilcare, grazie all’aiuto legale, ha potuto rientrare in possesso di parte delle somme bloccate. Ma l’episodio gli ha insegnato che basta un errore o una dimenticanza per ritrovarsi senza accesso ai propri soldi.

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