Ecobonus e Bonus Mobili, si possono avere entrambi? Lo spiega l’Agenzia delle Entrate

Sono arrivate le proroghe di Ecobonus e bonus mobili. Prossima scadenza fissata al 2024.

In merito si è espressa l’Agenzia delle Entrate mettendo a disposizione diverse precisazioni inerenti alla conciliabilità delle due decurtazioni fiscali. Analizziamo nel dettaglio quanto dichiarato dall’Ente.

ecobonus
Pixabay

L’ecobonus consta in una decurtazione fiscale equivalente al 65 % sugli investimenti economici intrapresi per la riqualificazione energetica. Per quanto riguarda il bonus mobili parliamo di uno sgravio fiscale ma dal valore del 50 % per le spese effettuate per disporre di mobili ed elettrodomestici nuovi.

Ambedue le deducibilità sono state prolungate sino al 2024.

Di recente, la rivista ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, FiscoOggi, ha ben spiegato le questioni connesse alla conciliabilità tra i due sussidi. Andiamo a scoprire insieme cosa abbia dichiarato in merito il suddetto Ente.

Come conciliare Ecobonus e bonus mobili 2022

Un contribuente ha fatto appello al magazine web dell’Agenzia delle Entrate, FiscoOggi, porgendo una domanda, e cioè se eco bonus e bonus mobili fossero in qualche modo conciliabili.

L’interrogativo interessava, nella fattispecie, la surrogazione della caldaia.

Difatti, si gode del diritto all’ecobonus per l’aver acquistato o installato caldaie a condensazione per lo meno di categoria energetica A, per un investimento massimo di 30mila euro.

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, non si potrà beneficiare anche del bonus mobili nelle circostanze in cui siano stati conseguite attività orientate alla previdenza energetica per le quali ci si sia serviti della decurtazione del 65%.

Il bonus mobili, del resto, potrà essere chiesto nuovamente solamente da quei contribuenti che abbiano compiuto lavori con il bonus ristrutturazione pari al 50%.

Ecco il funzionamento del Bonus mobili 2022

Il bonus mobili ed elettrodomestici equivale a una decurtazione Irpef del 50% per gli investimenti sostenuti non oltre il 31 dicembre 2024 per spese volte ad acquistare mobili ed elettrodomestici nuovi:

la cui categoria non sia al di sotto della classe A per i forni; di classe E per le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie; di classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Allo stesso modo, è essenziale aver portato a termine lavori di restauro edilizio a partire dal 1° gennaio dell’anno prima rispetto a quello dell’acquisto dei suddetti mobili ed elettrodomestici.

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