Eredità: non si potranno più fare “figli e figliastri”, la sentenza storica che fa trionfare i discriminati

Tensione alle stelle per l’eredità, la sentenza storica chiarisce la gestione egualitaria una volta per tutte.

La Cassazione si pronuncia sull’eredità mediante la sentenza n. 20954 del 23 luglio 2025, la quale pone un punto davanti la questione. Si pone una vera rivoluzione di matrice “storica” davanti la gestione della pratica. Si tratta di una maggior semplicità nel risolvere situazioni “discriminanti”, al fine di dividere tutto egualmente.

sfondo casetta e omini in legno e martelletto del giudice e punto esclamativo in tondo
Eredità: non si potranno più fare “figli e figliastri”, la sentenza storica che fa trionfare i discriminati- Trading.it

Arriva la possibilità di richiedere la Quota Legittima Negata, questo mediante l’ultima semplificazione studiata e dichiarata dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 20954 dello scorso 23 luglio. 

Per i famigliari “legittimari” cioè quelli più stretti, sarà facile reclamare la loro quota di eredità negata o lesa. La suddetta decisione stabilisce che per avviare l’azione giudiziaria non sono più necessari calcoli precisi o perizie complesse fin da principio, ma basterebbe palesare una rappresentazione verosimile e plausibile del danno subito.

Nel dettaglio, ci sono implicazioni specifiche della sentenza, perché il nuovo orientamento della Cassazione, semplifica l’accesso alla giustizia pe ri legittimari, i quali possono avviare la causa, basandosi su elementi oggettivi. Di quali si tratta?

Eredità, cosa dice la sentenza storica: la quota legittima si calcola così

In ambito di eredità la sentenza attua una svolta storica parlando di richiesta di quota legittima, ma non solo. Perché il nuovo orientamento semplifica l’accesso alla giustizia per i legittimari mediante donazioni consistenti fatte ad altri eredi, o la stessa constatazione di un patrimonio residuo esiguo rispetto alle aspettative.

persone parlano con avvocato
Eredità, cosa dice la sentenza storica: la quota legittima si calcola così- Trading.it

Ma di cosa di parla quando si richiede la quota legittima nel concreto? Si tratta di una porzione di eredità che la legge riserva in via obbligatoria a determinati soggetti. Dal coniuge ai figli, e in loro assenza, persino ai discendenti. Essa si calcola mediante la “riunione fittizia”, la quale aggrega tutti i beni e le donazioni fatte in vita dal defunto.

Per agire bisogna in primis individuare dei segnali di lesione, per cui la quota legittima può essere lesa da disposizioni testamentarie che escludono i legittimari o da donazioni di importante capienza fatte a terzi.

C’è una procedura specifica per chiedere l’integrazione, l’erede infatti può ricorrere all’azione di riduzione. Ciò mira a rendere inefficaci gli atti testamentari o le donazioni che hanno leso la quota di eredità poi riservata per legge. Le reintegrazione è il risultato dell’azione di riduzione che può essere la restituzione dei beni o un risarcimento in denaro.

In conclusione, la sentenza della Corte di Cassazione ha valenza storia in tema eredità, perché rende più pratica la garanzia e la tutela dei diritti ereditari, permettendo così ai legittimari di agire in giudizio con maggiore facilità e concretezza.

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