Ero con mia madre e ho subito un incidente stradale, posso ricevere un sussidio dall’INAIL? Si, ma solo in questi casi

I lavoratori che subiscono incidenti o contraggono malattie hanno diritto a un sussidio dall’INAIL. Quali sono i requisiti richiesti?

In caso di malattia professionale o infortunio sul lavoro da cui deriva una menomazione psicofisica permanente pari o superiore al 16%, si potrebbe avere diritto a una rendita INAIL, ossia un’indennità pagata mensilmente a coloro che sono costretti ad assentarsi dal lavoro.

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Ero con mia madre e ho subito un incidente stradale, posso ricevere un sussidio dall’INAIL? Si, ma solo in questi casi (trading.it)

La finalità della misura, dunque, è di assicurare un sostegno al lavoratore e copre il danno patrimoniale derivante dalla ridotta possibilità di guadagno e, quando accertato, anche il danno biologico, cioè la lesione dell’integrità psicofisica del lavoratore. Al riguardo, un lettore ci ha sottoposto un interessante quesito: cosa succede se si subisce un incidente stradale con la madre e si ha un contratto a termine, che scade dopo l’evento? Ecco cosa stabilisce la normativa.

Incidente stradale e rendita INAIL: quando spetta l’indennizzo?

Innanzitutto, per avere diritto alla rendita INAIL in seguito all’incidente stradale, è necessario che l’evento si sia verificato nell’esercizio delle funzioni lavorative (anche se si era accompagnati dal familiare). La percezione del sussidio, inoltre, non comporta alcuna modifica alla durata del contratto, che rispetterà l’originaria scadenza.

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Incidente stradale e rendita INAIL: quando spetta l’indennizzo? (trading.it)

Anche a contratto scaduto, però, si ha diritto all’indennità INAIL, riconosciuta in tale misura: 60% dello stipendio medio giornaliero fino al 90° giorno e 75% dello stipendio medio giornaliero dal 91° giorno fino alla guarigione clinica. È, però, essenziale che il lavoratore infortunato si rivolga alternativamente a:

  • medico dell’azienda (se presente);
  • Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino;
  • medico curante;
  • sede INAIL territorialmente competente (per infortuni non troppo gravi).

Il medico che presta la prima assistenza è obbligato a rilasciare il certificato indicante la diagnosi e il numero di giorni di assenza dal lavoro per inabilità e a trasmetterlo all’INAIL in modalità telematica. Il documento dovrà essere inviato anche al datore di lavoro che, entro 3 giorni, avrà l’obbligo di trasmettere il modello di denuncia infortunio all’INAIL.

Al termine dei 3 giorni, il lavoratore sarà sottoposto ad accertamento clinico da parte del medico INAIL o del medico di famiglia, per verificare l’eventuale prolungamento o chiusura dell’infortunio. Il lavoratore può anche essere convocato a visita dall’Istituto.

Dopo la guarigione clinica, se il lavoratore ha subito un danno biologico permanente di entità compresa tra il 6% ed il 15% della validità psicofisica,?allora avrà diritto dall’INAIL di un’indennità, a seconda della menomazione. Se, invece, il danno biologico permanente è compreso tra il 16% ed il 100%,?l’INAIL riconosce una rendita a partire dal giorno successivo alla guarigione clinica, sulla base delle tabelle delle menomazioni consultabili sul portale dell’Istituto.

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