Facebook down: le reazioni dall’interno e le conseguenze pratiche

Il caso che ha fatto parlare di se praticamente il mondo intero. Facebook, Whatsapp, Instagram. Tutti giù, tutto spento.

Facebook
Facebook (Adobe)

Una domenica da incubo per i social, e forse ancora di più per gli utenti, in alcuni casi assolutamente smarriti dalla situazione inimmaginabile venutasi a creare. Mai avrebbero pensato di dover fare a meno, per cosi tanto tempo di Instagram, Whatsapp e Facebook, tutti in una volta sola. Panico assoluto. Le reazioni sono state ovviamente svariate, i toni più o meno gli stessi. Il danno economico, tra l’altro di tutto rispetto se consideriamo cosa significhino quelle tre aziende nel panorama mondiale della comunicazione.

Molti attacchi sono arrivati dalla stessa azienda targata Mark Zuckerberg, o per meglio dire da ex suoi colleghi di lavoro, che oggi più che mai considerano tutt’altro che chiara la posizione del padre di Facebook. Secondo Frances Haugen ad esempio, ex product manager di Facebook, l’immagine stessa del social è ormai qualcosa di profondamente ambiguo. La Haugen era entrata in Facebook nel 2019 per occuparsi della disinformazione dilagante. Le sue dichiarazioni in merito sono piuttosto forti: “Quello che ho visto a Facebook – ha dichiarato la Haugen – è che c’è un conflitto d’interessi fra quello che è bene per il pubblico e quello che è buono per Facebook. E Facebook ha sempre scelto di ottimizzare i suoi interessi, ossia fare più soldi”.

Facebook, Whatsapp e Instagram: il crollo che ha segnato gli utenti di mezzo mondo

Le scuse dell’azienda in merito ai fatti di domenica che avevano causato profondo disagio tra gli utenti sono arrivate puntuali dopo qualche ora dal disastro: “Porgiamo le nostre più sincere scuse a tutte le persone che sono state interessate dall’interruzione dei servizi di Facebook in corso in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i nostri team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il più velocemente possibile il servizio”. Intanto, chiaramente, il danno era già stato fatto, non soltanto agli utenti, ma anche al mercato, fortemente scosso dai fatti in questione.

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Crollo delle azioni di oltre cinque punti percentuali, e perdite per circa 6,1 miliardi di dollari, questo il danno causato dal down della scorsa domenica. Le accuse di domenica mattina, riguardo la volontà di mettere al primo posto in assoluto il profitto nell’azienda di Mark Zuckerberg. Domenica di fuoco insomma, niente andato cosi come doveva. E i danni, oggi evidenti, avranno di sicuro ripercussioni per molti giorni ancora .

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