L’importo reddito di cittadinanza varia da mese a mese provocando un aumento o una diminuzione del credito erogato in favore dei beneficiari: per quale motivo?
La somma di denaro erogata in favore dei percettori del reddito di cittadinanza varia in base a due fattori: la composizione del nucleo familiare e l’indicatore ISEE.
Importo reddito di cittadinanza è caratterizzato da due parti:
Quest’ultima quota rappresenta un’integrazione al canone di locazione fino ad un massimo di €3.360, ovvero €280 al mese, oppure del mutuo fino ad un valore massimo di €1.800 ovvero €150 al mese.
In ogni caso, l’accredito complessivo non può superare il valore di 9.360 euro annui, ovvero €780 al mese. L’importo deve essere moltiplicato per la scala di equivalenza, a quale poi sarà sottratto il valore del reddito familiare.
In questo modo, è possibile stabilire qual è l’importo che il beneficiario ha diritto a ricevere mensilmente.
Tuttavia, ci sono delle lievi variazioni tra un mese ed un altro: perché accade ciò?
Il calcolo che serve a determinare l’ammontare del reddito di cittadinanza per ogni singolo soggetto viene effettuato dall’INPS. L’istituto previdenziale, effettuando il calcolo, prende in considerazione le dichiarazioni ISEE e le informazioni riguardanti il nucleo familiare del soggetto percettore del reddito di cittadinanza.
Si tratta di dati che possono essere soggetti a variazioni, per questo motivo la legge stabilisce che, il soggetto interessato, deve provvedere alla comunicazione tempestiva, all’INPS, di tutti gli eventuali cambiamenti.
Le variazioni possono essere dovute a diversi eventi, come ad esempio la perdita del lavoro o l’aumento/diminuzione del numero dei membri del nucleo familiare.
I motivi per i quali il percettore di Rdc può notare delle variazioni in merito all’importo del sussidio sono i seguenti:
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