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INAIL lancia l’allarme: aumentano infortuni e malattie professionali 2022

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Sono stati pubblicati i dati scioccanti relativi a infortuni e malattie professionali dei primi 9 mesi del 2022: INAIL lancia l’allarme.

L’INAIL ha pubblicato online gli open data 2022 in merito a infortuni e malattie professionali. A quanto pare le denunce di infortunio sul lavoro, presentate tra gennaio e settembre 2022, sono aumentate di oltre il 35%, rispetto allo stesso periodo del 2021.

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La notizia positiva è che sono diminuiti i decessi legati agli infortuni sul lavoro o a malattia professionale. A tale proposito è stato individuato un -13% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, il dato allarmante riguarda l’aumento delle patologie di origine professionale denunciate, che hanno fatto registrare un +8,6%.

INAIL lancia l’allarme: aumentano infortuni e malattie professionali

Sul sito del istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro è avvenuta la pubblicazione degli open data relativi agli infortuni e alle malattie professionali, denunciate nei primi nove mesi del 2022.

A quanto pare, nel periodo che va da gennaio a settembre 2022, sono state effettuate denunce di infortunio sul lavoro da 536.002 datori di lavoro. Questo dato fa registrare un aumento del 35,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In compenso, nei primi 9 mesi del 2022 sono stati registrati solo 709 casi di infortuni con esito mortale. In questo caso, infatti, si tratta di un dato in decrescita che ha fatto registrare un -13,2% rispetto a 2021.

Ad aumentare sono anche le patologie di origine professionale denunciate da inizio anno. Di fatto l’INAIL ha registrato oltre 403.933 denunce, per un +8,6%.

Il punto della situazione

Gli open data pubblicati dall’istituto sono provvisori, soprattutto in merito all’andamento degli infortuni con esito mortale. Sarà dunque necessario attendere il consolidamento dei dati che interessano l’intero 2022, per poter valutare con accuratezza l’incidenza di infortuni e malattie professionali nel corso dell’anno.

In ogni caso, nel conteggio complessivo del numero degli infortuni sono incluse anche le comunicazioni obbligatorie effettuate dai datori di lavoro o dai loro intermediari. Dunque, ci stiamo riferendo alle comunicazioni che sono obbligatorie in quanto comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno.

Ciò vuol dire che, il confronto tra i primi 9 mesi del 2021 e quelli del 2022 potrebbe essere poco attendibile. Occorrerà, dunque, attendere il termine del 2022 per avere un quadro più chiaro in merito a infortuni e malattie professionali, soprattutto riguardo a quelle con esito mortale. Resta valido il dato che sottolinea un aumento delle denunce effettuate rispetto all’anno precedente.

Quest’aumento può essere dovuto, in parte, alla crescita delle denunce di infortunio legati al covid-19. Per quanto, invece, riguarda il calo delle denunce di infortunio o di malattie professionali con esito mortale, questo dato è sicuramente legato ad un minor peso delle morti da contagio.

Fermo restando che si è notato un aumento dei decessi in itinere. Ci stiamo riferendo alle morti che non si verificano sul luogo di lavoro o per malattie professionali, ma per incidenti che si verificano nel tragitto casa lavoro.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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