Incidente sul lavoro, non solo Inail: tutto quello che vi spetta

Chi subisce un incidente sul lavoro ha diritto ad un ingente somma di denaro che non ha nulla a che vedere con il risarcimento del danno e la rendita mensile dell’INAIL.

Il contratto di lavoro subordinato permette di accedere ad una serie di diritti e di obblighi, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Uno di questi riguarda il diritto al risarcimento in caso di infortunio sul lavoro.

Incidente sul lavoro, non solo Inail: tutto quello che vi spetta

È compito del datore di lavoro fare in modo che l’ambiente in cui i suoi dipendenti svolgono le proprie mansioni sia sicuro.

Si tratta di un vero e proprio obbligo che spetta al datore di lavoro, pena il rischio di incorrere in pesanti sanzioni di natura pecuniaria e penale.

Se durante lo svolgimento della propria attività lavorativa il dipendente subisce dei danni alla propria integrità fisica o psicofisica, la responsabilità è del datore di lavoro.

Di conseguenza sarà compito di quest’ultimo risarcire i danni a cui il lavoratore è andato incontro.

Per questo motivo, i datori di lavoro hanno l’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione con l’INAIL che tiene conto di diversi elementi tra cui il tipo di lavoro svolto, che può essere più o meno pericoloso.

Questa assicurazione per gli infortuni sul lavoro è uno dei diritti che spettano ai dipendenti. In questo modo, i lavoratori sono tutelati durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Inoltre, possono ricevere un risarcimento se subiscono un incidente più o meno grave.

Tuttavia, non tutti i lavoratori sanno che oltre al indennizzo da parte dell’INAIL, in caso di infortunio, hanno diritto anche ad un’altra ingente somma di denaro.

Incidente sul lavoro, non solo INAIL

Quando un lavoratore subisce un incidente sul lavoro, che determina l’inabilità permanente delle sue funzioni psicofisiche, ha diritto ad un risarcimento del danno. Ma anche ad una rendita mensile da parte dell’INAIL.

Questo diritto si configura quando il grado di inabilità permanente è compreso tra il 11% e il 100%.

La valutazione avviene sulla base di apposite tabelle, in base alle quali l’INAIL è tenuto a corrispondere una certa indennità mensile permanente all’infortunato.

Tuttavia, alcuni lavoratori non stanno che oltre al risarcimento del danno e alla rendita mensile dell’INAIL, chi subisce un infortunio sul lavoro ha la possibilità di accedere ad un’altra forma di risarcimento.

Ci stiamo riferendo ad un diritto stabilito dalla Corte di Cassazione con una recente ordinanza del 2022.

Il caso

Il caso, che ha portato all’emanazione dell’ordinanza della Corte di Cassazione, riguarda quello di un autista di un furgone, che era stato tamponato da un terzo, riportando delle serie lesioni.

I giudici di primo grado hanno deciso che il danno oggetto del risarcimento doveva essere sia di tipo biologico che morale.

Il danno tipo biologico fa riferimento all’infortunio che ha provocato il danneggiamento del corpo, ovvero il grado di invalidità. Il danno morale invece fa riferimento alla sofferenza che la persona ha patito a causa del danneggiamento e dell’incidente.

Al momento della sentenza i giudici hanno spiegato che la valutazione di questi due danni deve essere fatta al momento dell’incidente e non successivamente.

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