Incidente auto: devi comunicare i dati anche se fai ricorso, il consiglio sorprendente

Se si fa ricorso per incidente auto bisogna comunicare questi dati, la svolta nella decisione finale.

Gli utenti domandano come devono comportarsi in un caso caso specifico di incidente auto, ossia perché comunicare i dati del conducente entro 60 giorni nonostante il ricorso, e qualora a multa non fosse ancora definitiva. Bisogna dare le informazioni prima di sapere se si è effettivamente in torto? Non avrebbe senso trattare la definizione della constatazione se poi multano anche se si vince il ricorso. Dubbi leciti, meritano questa risposta esaustiva.

sfondo incidente auto e donna al telefono
Incidente auto: devi comunicare i dati anche se fai ricorso, il consiglio sorprendente- Trading.it

Si parlerebbe di un obbligo vero e proprio della comunicazione dei dati del conducente davanti infrazioni che determinino la sanzione accessoria della sottrazione dei punti dalla patente. Questo è disciplinato dall’art. 126-bis del codice della strada.

È il comma 2 dell’articolo che definisce che l’organo da cui dipende l’agente che ha accertato la violazione che causa la perdita dei punti, deve darne notizia entro 30 giorni dalla contestazione posta all’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.

Con contestazione definita si fa riferimento a quando è avvenuto il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria, o anche nel caso in cui siano conclusi i procedimenti dei ricorsi amministrativi e giurisdizionali ammessi. Cioè decorso il termine degli stessi.

Ma ancora, il termine dei 30 giorni decorre dalla conoscenza della polizia del pagamento della multa e dalla scadenza dei termini dei ricorsi, per cui la comunicazione deve essere concretizzata entro 60 giorni dalla notifica i verbale.

Da qui però, ci sono alcune problematiche che sussistono, anche per la mancanza dell’intervento della Cassazione, ritenuto quindi necessario.

Quali dati comunicare per il ricorso dopo incidente d’auto, consiglio principale

La questione diventa sempre più dettagliata, perché la comunicazione non deve essere vista come un elemento “facoltativo”, ma un obbligo vero e proprio. Potrebbero emergere pareri discordanti, ma è la Cassazione a conferire un’interpretazione uniforme della normativa.

avvocato parla con cliente davanti scrivania
Quali dati comunicare per il ricorso dopo incidente d’auto, consiglio principale- Trading.it

Da una prima lettura delle circolari ministeriali e dall’azione della polizia locale, l’obbligo della comunicazione dei dati rientrerebbe nell’illecito autonomo.

Dopo i dati devono essere inoltrati entro 60 giorni dalla notifica del verbale, confermando la comunicazione della perdita dei punti entro 30 giorni dalla contestazione, e presupponendo a sua volta che i dati siano stati trasmessi, ma che l’effettiva riduzione dei punti avvenga solo a procedura ultimata.

Segue poi che ci sono circolari ministeriali che vincolano esclusivamente le amministrazioni prese in causa, e non c’è valore coercitivo per i cittadini e gli organi giudicanti. Così, è la Cassazione a dare riferimenti più autorevoli.

Le ordinanze n. 26553/24 e n. 425/25, sentenza n. 3022/24 definiscono invece la necessità di “definizione della contestazione” quale base di presupposto per l’invio dei dati. Per cui la comunicazione deve avvenire solo dopo la definizione della contestazione, e quindi dopo il pagamento o la fine dei procedimenti.

Tra le tutte, questa appare l’interpretazione maggiormente condivisa, nonostante spesso i singoli giudici di pace, Tribunali e caso di appello, possano divergere. Ma di norma, è questa l’interpretazione che funge da guida. Anche perché non avrebbe senso pretendere la comunicazione di dati personali davanti un’infrazione ancora sub iudice!

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