Inps, grande novità: i contributi aggiuntivi gratuiti

L’Inps mette a disposizione dei contribuenti la possibilità di poter versare 5 o più anni di contributivi aggiuntivi nel proprio montante contributivo e senza costi.  Analizziamo nel dettaglio questa possibilità. 

Contributi figurativi

L’attuale panorama del mercato del lavoro italiano, vive un periodo di profondo rinnovamento ma anche di costante discontinuità. I lavoratori, infatti, nel corso della loro vita contributiva sono soggetti a continui cambiamenti: sia per situazioni legate all’evoluzione del mercato del lavoro sia per la discontinuità dello stesso.

Con la pandemia ancora in atto e con un drastico ridimensionamento del mercato del lavoro, i lavoratori fanno fatica a trattenere per lunghi periodi il proprio lavoro. Infatti, nel corso della propria vita lavorativa si è oggi, con più frequenza, soggetti a cambiamenti di mansioni, aziende e anche a lunghi periodi di inattività.

Tutto questo grava inevitabilmente anche sullo scenario contributivo del lavoratore ed e proprio in questo contesto che si inseriscono i contributi aggiuntivi previsti dell’Inps. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

I contributi aggiuntivi: cosa sono

I contributi aggiuntivi versati dall’INPS , previsti dalla Legge n. 155/1981 sono dei contributi figurativi, di cui il contribuente può usufruirne senza sostenere alcun costo. Tutto ciò è sicuramente un grande aiuto per il contribuente che può usufruire di questi speciali contributi senza dover sborsare soldi per l’ottenimento degli stessi.

I contributi figurativi spettano sia ai lavoratori del settore pubblico che del settore privato. Tecnicamente si tratta di contributi fittizi che vengono però conteggiati ai fini del diritto pensionistico.

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A chi spettano e quali sono invece le eccezioni

L’Inps provvede in automatico all’attribuzione di questi contributi figurativi, vi sono però alcuni casi in cui la richiesta deve essere presentata dal lavoratore stesso, essi sono: le assenza per aspettativa, le assenza per malattia o infortunio per un massimo di 22 mesi, il congedo per maternità o paternità e l’assenza per servizio militare o civile. Inoltre, vi sono anche i casi di: assenza retribuita per assistenza a portatori di handicap, assenza per donazione di sangue o midollo e infine assenza non retribuita per assistenza a figli portatori di handicap. 

Per quanto riguarda le eccezioni vi sono i lavoratori per i quali non risultano contributi al 31/12/1992. Costoro, infatti, non possono superare il limite di 5 anni di contributi figurativi per poter ottenere il diritto alla pensione anticipata. 

 

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