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Economia e Finanza

Inps, c’è chi ha diritto fino a 96 settimane di contributi gratuiti: cosa c’è da sapere

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Buone notizie per molti contribuenti che nel caso in cui presentino un’apposita domanda si vedranno riconoscere dall’Inps fino a 96 settimane di contributi gratuiti.

Foto © AdobeStock

Il lavoro è indubbiamente importante, in quanto ci permette di ottenere quella fonte di reddito necessaria per acquistare i vari beni e servizi di nostro interesse. Allo stesso tempo non si può negare come spesso, per via dei vari impegni e scadenze da rispettare, si riveli essere anche fonte di preoccupazione. Non stupisce, quindi, che siano in molti a non vedere l’ora di poter andare finalmente in pensione.

Per poter accedere a tale trattamento, ovviamente, bisogna essere in possesso di determinati requisiti dal punto di vista anagrafico e dei contributi. Proprio soffermandosi su quest’ultimi, giungono ottime notizie per molti contribuenti che, nel caso in cui presentino un’apposita domanda, si vedranno riconoscere dall’Inps fino a 96 settimane di contributi gratuiti. Ma per quale motivo? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Inps, c’è chi ha diritto fino a 96 settimane di contributi figurativi per malattia e infortunio

Come già detto, per poter accedere alla pensione bisogna necessariamente aver maturato appositi requisiti dal punto di vista sia anagrafico che dei contributi. Proprio l’anzianità contributiva, in effetti, contribuisce ad aumentare l’importo previdenziale, per questo motivo si rivela importante avere più anni possibile di copertura assicurativa. All0 stesso tempo, purtroppo, le cose non vanno sempre come sperato e in alcuni casi può capitare di dover fare i conti con dei periodi non coperti da contributi.

Ebbene, in tale ambito giungono buone notizie per molti che hanno diritto, in determinati casi, di vedersi riconoscere dall’Inps fino a ben 96 settimane di contributi gratuiti, purché presenti apposita richiesta. Si tratta, in questi casi, di contributi figurativi per malattia e infortunio. Quest’ultimi, così come si evince dal sito ufficiale dell’Inps, sono riconosciuti per tutti i periodi di temporanea inabilità al lavoro dovuti a:

  • malattia indennizzata o professionale o tempestivamente accertata;
  • infortunio sul lavoro
  • malattia che non dà luogo ad indennizzo, come ad esempio malattia per lavoro domestico.

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Non possono essere accreditati, invece, i periodi di malattia e infortunio di durata inferiore ai 7 giorni. Ma non solo, per vedersi riconoscere tale diritto, è necessario aver maturato almeno un contributo settimanale che deve essere stato versato prima del periodo di malattia o infortunio. In genere i contributi figurativi vengono riconosciuti in modo automatico. Vi sono tuttavia alcuni casi in cui il soggetto interessato deve provvedere a presentare apposita domanda all’Inps. Tali contributi, fino ad un massimo di 96 settimane, infatti, sono riconosciuti anche a lavoratori, operai, disoccupati e apprendisti che provvedono ad inviare telematicamente uno specifico certificato medico che attesti lo stato di malattia o infortunio per cui ha diritto alla relativa copertura figurativa.

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