Investimento: sono 3 le idee su cui puntare tra titoli e settori meno colpiti dai ribassi azionari

Da inizio anno, negli Usa e in Europa le azioni ad alto dividendo hanno sovraperformato il mercato di riferimento rispettivamente di circa 20 e 10 punti percentuali.

I titoli che pagano alte cedole si collocano generalmente nei settori difensivi o finanziari, tra i meno colpiti dai ribassi dovuti alle incertezze e al ciclo economico.

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Dopo 3 mesi di conflitto le paure di una sua estensione in Europa sono quasi del tutto scontate sui prezzi. Oggi questo può ristabilire un equilibrio e un ritorno alla razionalità rispetto alle aspettative future. Investire con meno preoccupazioni significa un mercato che a prescindere dalla direzione della tendenza mostra una minore erraticità del prezzo.

Questo consente tendenze più stabili e durature che possono esaurire più facilmente le pressioni sia a ribasso che in acquisto. A questo si aggiunge in questo ultimo trimestre il cambio di strategia nella politica monetaria della Federal Reserve e della Bce. Tutto ciò ha modificato l’interesse degli investitori verso settori come quello telecomunicazioni e della finanza e del fintech.

Telecomunicazioni e fintech; i settori a sconto meno con il più alto potenziale

Nel settore telecom ci sono molti operatori attivi scambiati oggi a sconto rispetto al fair value e un dividendo superiore al 5%; tra queste le società Usa AT&T e Verizon.

Un’altra società da segnalare questa volta operative nel settore finanziario è l’italiana Nexi. L’azienda offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione. Nexi è una realtà quotata dal 2019 con una vasta rete di servizi su tutto il territorio; questi vanno dalle carte di pagamento, ai terminali POS fino agli ATM, più di 13.500 in tutta Italia.

Le quotazioni della società sono tornate ai livelli minimi registrati al suo ingresso in borsa nel 2019. Tuttavia, proprio per questo le possibilità di ulteriori aumenti non sono da sottovalutare. Nexi ha terminato i primi nove mesi del 2021 con ricavi per 1,64 miliardi di euro, un aumento del 9,6% rispetto agli 1,49 miliardi che la società ha ottenuto nei primi tre trimestri del 2020. La società prevede un aumento dei ricavi tra il 7% e il 9% e una crescita dell’EBITDA tra il 13% e il 16%.

L’ultima variabile da prendere in considerazione è la crescita dell’inflazione. Gli analisti prevedono che essa possa iniziare a moderarsi già nella seconda parte del 2022 e possa tornare intorno agli obbiettivi del 2% nel prossimo anno. Le opportunità di acquisto a sconto oggi sembrano notevoli ma non bisogna dimenticare di mantenere un certo margine di sicurezza in previsione di possibili complicazioni della guerra commerciale con la Russia.

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