Crollo improvviso o occasione irripetibile? Il caso Stellantis fa tremare i polsi a più di un investitore. Un dato tecnico spaventa, ma un altro fa ben sperare. Le ultime mosse della società e le voci sul nuovo CEO potrebbero cambiare le carte in tavola.
Tra dividendi distribuiti e previsioni contrastanti, la situazione è tutt’altro che noiosa. C’è un livello di prezzo che potrebbe rappresentare la chiave per il futuro delle azioni Stellantis. Ma sarà davvero così semplice?

Quando un colosso come Stellantis inizia a perdere terreno, è facile farsi prendere dal panico. Da marzo 2024, il titolo è scivolato da un massimo di 23,50 euro fino al minimo di 6,89 euro. Una flessione del 40% che ha messo in discussione molte certezze. E proprio in mezzo a questa burrasca, è arrivata la notizia che ha scosso anche i vertici aziendali: Carlos Tavares si è dimesso dalla carica di CEO il 1° dicembre 2024, con effetto immediato. Una scelta anticipata rispetto alla scadenza del suo mandato, inizialmente prevista per il 2026.
Dietro questa decisione ci sono state forti divergenze strategiche con il presidente John Elkann, acuite da un calo marcato delle vendite, soprattutto in Nord America. Il contesto non ha certo aiutato: il valore delle azioni si è ridotto di circa il 40% nel corso dell’anno, generando forti tensioni all’interno del gruppo. Dopo l’uscita di scena di Tavares, Stellantis ha affidato la gestione temporanea a un Comitato Esecutivo guidato dallo stesso Elkann, mentre è in corso la ricerca di un nuovo CEO, il cui nome potrebbe arrivare entro metà 2025.
Un supporto storico e segnali di stabilizzazione
La reazione del mercato non si è fatta attendere. Dopo aver toccato il fondo a 6,89 euro, esattamente sulla media mobile a 200 mesi, il titolo ha mostrato segnali di rimbalzo. È un livello importante: nel passato ha spesso rappresentato l’inizio di fasi rialziste durature. Oggi il prezzo si muove in area 9,32 euro, un’area delicata ma che mostra una certa tenuta. Se il supporto reggerà, il prossimo ostacolo di emdio termine potrebbe essere la resistenza a 12,62 euro.

Nel frattempo, il titolo ha staccato un dividendo pari a 0,68 euro per azione, confermando una buona solidità finanziaria nonostante le turbolenze. Secondo Marketscreener, la raccomandazione media è “Hold”, mentre il target price medio è fissato a 10,70 euro, il che implica un potenziale rialzo del 14% rispetto ai valori attuali. Non male, considerando l’incertezza generale.
Le banche d’affari si stanno dividendo: Goldman Sachs è più prudente, mentre Morgan Stanley vede spazio per un recupero, specie se il nuovo CEO porterà un cambio di passo sulla strategia elettrica. Anche UBS rimane attendista, segnalando però che il titolo potrebbe reagire con forza a qualsiasi novità nella governance.
La domanda vera, ora, è se la tempesta sia davvero passata o se ci troviamo solo in una fase di quiete apparente. La risposta, come sempre, arriverà dai mercati. Ma l’impressione è che Stellantis stia preparando il terreno per una nuova pagina. Resta solo da capire chi la scriverà.