Una moneta che rappresenta un pezzo di storia del nostro paese. Un pezzo di passato, smarrito ormai nel tempo, il suo valore non ha eguali.
Un autentico pezzo di storia italiano, il passato che ritorna e che alimenta interessanti prospettive dal punto di vista collezionistico. Una moneta che da sola racchiude il fascino di un’epoca smarrita nel tempo, tanto lontana quanto vicina grazie al tatto di una parte, di un pezzo d’essa. Il collezionismo negli ultimi anni ha letteralmente, anche grazie al web, spalancato i suoi orizzonti, e sempre più persone ormai si cimentano con questa nobile arte, perchè di nobile soprattutto in questo caso c’è davvero tanto.
Una moneta che ha una storia tutta sua. Coniata nel 1862, quando in seguito alla nuova Legge Monetaria fu deciso di coniare una moneta da 20 centesimi in argento al posto di quella vigente da 25 centesimi. Il compito fu affidato alla Zecca di Torino, e questa moneta fu conosciuta da allora con il nome “Stemma”. Soltanto 461 esemplari coniati, una vera e propria rarità insomma, qualcosa di assolutamente unico.
La moneta da 20 centesimi in questione fu ritirata qualche anno dopo perchè troppo simile alla moneta in oro da 5 centesimi, per non correre inutili rischi si decise quindi di ritirarla dalla circolazione, il che contribuisce a rendere ancora più prezioso lo stesso articolo. Da un lato lo stemma, la dicitura, il Regno d’Italia che sovrasta ogni cosa, dall’altro il profilo del sovrano. Una moneta che racchiude tutta la sua unicità anche e soprattutto nella sua breve storia, caratterizzata da fatti che ne accrescono ancor di più il valore.
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Una moneta che in condizioni ottimali, quella con Vittorio Emauele II e l0 stemma italico che in perfette condizioni può valere una cifra che potremmo addirittura definire sconsiderata. Ben 90mila euro per a versione in perfette condizioni. Secondo livello di cura e mantenimento con una valutazione di circa 45mila euro, terzo livello, in base a parametri prestabiliti ben 25mila euro, un valore, in ogni caso, davvero eccezionale.
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