Novità pellet di canapa: ora si può riscaldare casa a basso costo

C’è una novità pellet di canapa che interesserà chi ha una stufa a biomassa. Grazie al combustibile ecologico è possibile riscaldare casa a basso costo.

Il caro bollette sta creando non pochi problemi all’economia di milioni di famiglie di italiani. La crisi energetica non mette in difficoltà solo i privati ma anche le imprese e le piccole attività imprenditoriali.

novità pellet di canapa
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In vista dell’inverno 2022, sono attese delle sonore batoste, in termini economici, per questa ragione molte famiglie italiane, e non solo, hanno cercato alternative valide per riscaldare casa a basso costo.

Un gran numero di famiglie hanno acquistato stufe a pellet, con lo scopo di sfruttare il combustibile ecologico conosciuto per il suo potere calorifico e il basso costo che lo caratterizza.

Tuttavia, come spesso accade, all’aumento della domanda è corrisposto anche un aumento dei prezzi. Basti pensare che un sacco di pellet oggi costa circa 10 euro, ovvero il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021.

Nonostante il rincaro dei prezzi della biomassa, il pellet resta comunque più economico rispetto al gas metano.

Ma c’è una novità pellet di canapa che potrebbe ulteriormente calmierare i prezzi del combustibile ecologico, rendendolo ancora più conveniente.

Novità pellet di canapa: un grosso aiuto per le famiglie

Con l’aumento del costo del gas metano, annunciato qualche giorno fa dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), le famiglie italiane sono molto preoccupate in vista del prossimo inverno.

Sebbene finora, il meteo sia stato clemente e le temperature siano rimaste miti in quasi tutta la penisola, è solo questione di settimane prima che milioni di italiani si trovano costretti a dover avviare gli impianti di riscaldamento.

Per quanto riguarda gli impianti centralizzati, quest’anno bisognerà attendere il 22 ottobre e rispettare alcune regole, finalizzate alla concretizzazione di un risparmio nei consumi.

In base alle stime provvisorie, è probabile che nelle prossime settimane si passerà da un costo da 104,99 centesimi al metro cubo a 196,25 centesimi al metro cubo. In sostanza, si materializzerà un rincaro della materia prima pari al 86%, che peserà sui bilanci delle famiglie italiane per il 74%.

Nonostante il quadro estremamente negativo, esistono metodi alternativi che permettono di riscaldare la casa ottenendo un risparmio sicuro.

Una delle alternative più economiche ed ecologiche del momento è il pellet di canapa, prodotto principalmente in Canada. Si tratta di un biocombustibile molto diffuso nella maggior parte dei paesi europei e occidentali, già da prima della crisi energetica e della guerra tra Russia e Ucraina.

Tuttavia, nell’ultimo periodo, anche in Italia è cresciuto l’interesse nei confronti della biomassa che ha un alto potere calorifero e un bassissimo impatto ambientale.

In sostanza, il pellet di canapa riesce a riscaldare la casa concretizzando un risparmio economico di tutto rispetto.

Da dove deriva la biomassa

Il pellet di canapa è il risultato degli scarti di lavorazione del gambo della Canapa. Esso viene generato in seguito alla separazione dei materiali presenti nel canupolo. In pratica, in fase di lavorazione, avviene la separazione tra fiori e semi che vengono messi ad essiccare e nei mesi successivi, per poi essere triturati e pressati.

A differenza del pellet tradizionale quello di canapa è particolarmente vantaggioso, soprattutto in termini di resa. La biomassa, infatti, può diventare un valido alleato che permetterà di abbattere i prezzi delle bollette del gas metano.

Tra le caratteristiche che convincono maggiormente del pellet c’è il potere calorifero più alto rispetto al pellet tradizionale e il bassissimo impatto ambientale. A quanto pare, infatti, le quantità di anidride carbonica derivanti dalla combustione del pellet sono estremamente basse.

Inoltre, il biocombustibile può essere prodotto in tempi decisamente più rapidi rispetto agli scarti di lavorazione del legno, che danno origine al pellet tradizionale.

I punti di forza del nuovo combustibile ecologico

Il pellet di canapa genera pochissima cenere, non è corrosivo e non forma scorie. Rispetto alla biomassa tradizionale, il pellet di canapa è generalmente utilizzato come fertilizzante. È, dunque, chiaro che si tratta di un prodotto estremamente ecologico che può rappresentare una risorsa efficiente, che permetterà di combattere il caro energia.

Dopotutto, mentre quello tradizionale è il frutto della lavorazione della legna, che impiega molto più tempo per crescere ed essere tagliato (minimo 5 anni), il pellet di canapa cresce in soli 5 mesi.

E tu? Quali strategie stai adottando per risparmiare sui costi delle bollette di luce e gas? Raccontaci la tua esperienza. Invia un e-mail a quest’indirizzo: https://www.informazioneoggi.it/segnalazioni-bollette/.

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