Nuova pace fiscale 2023 in Legge di bilancio: tra condono, saldo e stralcio e rottamazione quater

Sul tavolo del Governo ci sono diverse ipotesi per la nuova pace fiscale 2023 da inserire in Legge di bilanci0. Scopriamone tutti i dettagli.

Sul tavolo del Governo ci sono diverse ipotesi in vista della prossima manovra di bilancio. Si parla di condono per ruoli minori, un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e di rottamazione quater.

nuova pace fiscale da inserire in Legge di bilancio 2023.
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Al momento non ci sono ancora informazioni in merito agli aspetti tecnici della nuova pace fiscale 2023 voluta dal Governo Meloni. Tuttavia, sono stati individuati una serie di elementi che spingeranno in diverse direzioni, adottando molteplici interventi.

Ci stiamo riferendo alla possibilità di regolarizzare i pagamenti tramite un nuovo saldo e stralcio o di eliminare gli interessi e le sanzioni, mediante la cosiddetta rottamazione quater.

In base a quanto annunciato dallo stesso Governo, sarà possibile avere ulteriori informazioni sulla manovra, verso la metà di novembre. In quell’occasione, sarà possibile avere certezze in merito agli strumenti da utilizzare per agevolare il pagamento delle cartelle esattoriali pendenti.

Nuova pace fiscale 2023 in Legge di bilancio: il Governo ha in mente una super manovra

Per il momento non si conoscono ancora i dettagli tecnici della nuova pace fiscale, che sarà inserita in legge di bilancio 2023. Ma a quanto pare l’intenzione del Governo è quello di procedere con un condono delle cartelle esattoriali minori, ovvero di valore fino a €1000. Tuttavia, c’è chi ipotizza la possibilità di condonare cartelle di un valore economico superiore.

Questo tipo di intervento, ovvero la cancellazione delle cartelle, era già stata prevista in occasione della rottamazione bis. Si tratta di un metodo che permette al fisco di eliminare in maniera automatica tutti i debiti di piccola entità iscritti a ruolo, che appartengono ad una precisa finestra temporale.

In sostanza, non è necessario che il debitore presenti un’apposita richiesta, perché l’intero procedimento avverrà automaticamente.

Sebbene non si conosca ancora la finestra temporale dei debiti che potranno essere condonati con la nuova manovra del governo Meloni, ci si può rifare alla pace fiscale del 2019 per ottenere qualche informazione in più. A quanto pare, in quell’occasione, il condono prevedeva due fasi:

  • L’annullamento delle cartelle 2000-2010
  • L’annullamento dei debiti successivi al 2010 fino ad una determinata scadenza.

La prima fase è stata messa in atto in occasione della pace fiscale 2019. È, dunque, probabile che la nuova pace fiscale, per il 2023, riguarderà la suddetta seconda fase (che non è mai stata messa in pratica).

Nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali

La manovra di bilancio voluta dal governo Meloni prevede anche un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Ci stiamo riferendo al meccanismo che permette di sanare i debiti riducendo gli importi, entro i tempi prestabiliti.

Anche in questo caso si tratta solo di ipotesi, ma alcune indiscrezioni parlerebbero di saldo e stralcio per cartelle del valore compreso tra 2500 e 3000 euro. A quanto pare l’intenzione del Governo sarebbe quella di ridurre il pagamento di tali cartelle al 20% del dovuto.

È altresì probabile che verrà introdotto anche un requisito reddituale da rispettare, per poter beneficiare del meccanismo del saldo e stralcio.

Nuova pace fiscale 2023 in legge di bilancio: e sulla rottamazione quater?

Tra le intenzioni del Governo in merito alla nuova pace fiscale in legge di bilancio, ci sarebbe anche quella di introdurre una rottamazione quater. In questo caso, ci si rivolge alle cartelle esattoriali d’importo più alto, per le quali potrebbe essere previsto anche l’azzeramento di interessi e sanzioni, con tanto di sconto sull’imposta originariamente dovuta.

Sono poi previste anche altre misure fiscali, come la sanatoria per le cartelle non notificate ma già assegnate all’agente di riscossione. Inoltre, il governo vorrebbe anche a provare un nuovo intervento tipo volontary disclosure.

Insomma, è ancora tutto da vedere ma, a quanto pare, già a metà mese (novembre) potremmo avere informazioni tecniche più dettagliate.

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