Obbligo di fattura elettronica per i forfettari: attenzione a questa novità

A breve scatterà l’obbligo di fattura elettronica per i forfettari che, per fortuna, non comporta cambiamenti nelle tempistiche relative alla documentazione.

Con l’approvazione del nuovo decreto PNRR è stato esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche ai contribuenti che operano nell’ambito del regime forfettario. L’estensione dell’obbligo riguarda anche tutti gli altri soggetti, che finora erano esonerati dalla suddetta fatturazione.

Obbligo di fattura elettronica per i forfettari: attenzione a questa novità

In effetti, la novità riguarda solo la modalità di predisposizione e l’invio della fattura. Le altre regole restano invariate, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione dell’IVA e le tempistiche da rispettare per eseguire l’operazione.

Obbligo di fattura elettronica per i forfettari: cosa cambia

A partire dal 1° luglio 2022, anche coloro che operano nell’ambito del regime forfettario saranno tenuti ad emettere fatture elettroniche.

I contribuenti, che agiscono nell’ambito del cosiddetto “regime di vantaggio”, sono coloro che svolgono un’attività ottenendo proventi commerciali che non superano il limite dei 65.000.

Finora questi soggetti erano esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica, che invece riguardava i contribuenti che adottano il regime fiscale ordinario.

Il suddetto obbligo è stato introdotto dal nuovo decreto PNRR e prevede due fasce di applicazione:

  • Una che parte dal 1° luglio 2022 ed è valida per i soggetti che nell’anno precedente hanno ottenuto ricavi e compensi non superiori a €25.000.
  • Una fascia per la quale l’obbligo scatterà dal 1° gennaio 2024 e che comprende tutti i soggetti che fatturano annualmente meno di €25.000.

Le tempistiche

La vera domanda che si pongono i contribuenti riguarda le tempistiche di emissione della fattura elettronica. Ci stiamo riferendo ai termini di legge entro i quali occorre emettere il documento, in base a quanto stabilito dall’articolo 6 del DPR 633 del 1972.

Quest’ultimo, conosciuto anche con il nome “Decreto IVA”, ha stabilito i tempi da rispettare per l’emissione di una fattura. Questi variano in base alla natura dell’attività svolta e nello specifico:

  • Per le cessioni di beni, l’emissione del documento deve avvenire al momento della stipulazione dell’accordo. Se il bene in questione è un immobile, la fattura deve essere emessa al momento della consegna. Quando i beni sono mobili, il documento fiscale va emesso al momento della spedizione.
  • Per le prestazioni di servizi la fattura deve essere contabilizzata all’atto del pagamento.

Al momento dell’emissione della fattura, che deve avvenire entro 12 giorni, è importante fare attenzione alla data del documento e a quella dell’operazione. In tal caso, infatti, è importante rispettare le direttive stabilite dall’Agenzia delle Entrate in un’apposita circolare.

Pertanto possiamo dire che, nonostante l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica, le regole relative alle tempistiche di emissione restano le stesse della fattura cartacea.

Quando si predispone una fattura è importante non commettere errori. Tuttavia, data la novità dell’obbligo di fatturazione elettronica che scatta dal 1° luglio 2022, è stato stabilito che i nuovi soggetti obbligati non riceveranno sanzioni per gli errori commessi entro il primo trimestre.

Quando si parla di errori si fa riferimento agli eventuali fatturazioni tardive, qualora il documento fiscale sia hai messo entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

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