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Part time agevolato over 60: cos’è, come funziona e a chi spetta

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Di cosa si tratta quando si parla di part time agevolato over 60: chi può farne richiesta, come funziona e cosa c’è da sapere al riguardo

Computer (fonte foto: Adobe Stock)

Sono tanti e diversi gli spunti e gli ambiti che destano attenzione e curiosità, legati a diversi livelli all’economia, e a maggior ragione l’attenzione cresce quando si parla di lavoro e di dettagli specifici quale ad esempio il part time agevolato over 60: ma di cosa si tratta in particolare, chi riguarda e come funziona? Di seguito alcuni dettagli al riguardo.

In tal senso, va detto che per i lavoratori over 60 che sono assunti con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno, e che raggiungono i 20 anni di contributi, vi è la possibilità di poter concordare insieme al datore di lavoro, il passaggio al part time agevolato che comporta una riduzione oraria che va tra il 40 e il 60%.

A spiegarlo e ad occuparsi del tema nel proprio approfondimento è Businessonline.it, che sottolinea che la richiesta di tale opzione, quella del part time agevolato, può essere fatta solo dai dipendenti del settore privato e da dipendenti di enti pubblici economici, che si occupano principalmente di attività economiche.

Quella in questione è una possibilità anche riguarda gli over 60 che possono optare eventualmente per un passaggio da impiego full a part time agevolato, e che può essere importante anche ai fini del ricambio generazionale.

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Part time agevolato over 60: chi può farne richiesta e come funziona, alcuni dettagli

Una opzione importante dunque, quella inerente il part time agevolato over 60 e coloro che possono averne accesso nel rispetto delle condizioni e requisiti previsti, che desta grande attenzione al pari degli altri elementi e temi che hanno a che fare con il lavoro.

Come si legge su Businessonline.it, i lavoratori over 60 assunti con contratto a tempo indeterminato full time che raggiungono vent’anni di contributi, requisito contributivo per la pensione di vecchiaia, e per un periodo massimo di 3 anni dal raggiungimento della pensione di vecchiaia, possono mettersi d’accordo con il datore di lavoro a proposito del passaggio al part time agevolato con riduzione oraria tra il quaranta e il sessanta per cento.

La richiesta può essere fatta, si legge, solo da dipendenti del settore privato e da quelli di enti pubblici economici che si occupano principalmente di attività economiche, mentre viene spiegato che non spetta ai dipendenti pubblici.

Andando nello specifico, i requisiti richiesti riguardo tale tematica in questione sono: contratto lavorativo a tempo indeterminato; orario di lavoro full time; almeno 20 anni di contributi INPS maturati.

Se lavoratore over 60 opta per tale possibilità, passando dunque dal lavoro a tempo pieno a quello ridotto, il passaggio in questione prevede l’erogazione, ciascun mese, della retribuzione prevista per il lavoro part time prestato, e in aggiunta ogni mese in busta paga, spiega Businessonline.it, una somma esentasse pari all’importo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l’orario non lavorato.

Sottolinea Businessonline.it che, nel corso del part time agevolato over 60, ad essere riconosciuta dallo Stato è una contribuzione figurativa che concorre al calcolo della pensione finale.

E ancora, si legge, che nel caso in cui venga ad esempio scelta una riduzione dell’orario di lavoro al 50%, il lavoratore in questione percepisce uno stipendio pari circa al 65% di quanto percepito prima, con la sicurezza, si spiega, che quando viene raggiunta la pensione ha diritto al 100% del trattamento pensionistico dovuto.

Part time agevolato over 60: come funziona e dettagli sulla domanda

Ai fini di poter utilizzare l’opzione in questione, se nel possesso dei requisiti, l’eventuale interessato, spiega Businessonline.it, deve fare richiesta apposta di certificazione all’INPS che dovrà controllare e verificare il requisito contributivo dei vent’anni, nello specifico se sia stato effettivamente maturato dal lavoratore.

È possibile scegliere tre modalità circa la presentazione della domanda: online mediante il sito INPS; recandosi in un ufficio INPS; rivolgersi a Caf o patronati. Quando è stata poi ottenuta la certificazione inerente il requisito contributo maturato da parte dell’INPS,  la stessa va presentata al proprio datore di lavoro e con quest’ultimo andrà concordata la riduzione dell’orario lavorativo.

Businessonline.it spiega che poi si stipula una specie di nuovo contratto, Contratto di lavoro a tempo parziale agevolato, su cui sono indicati: riduzione orario; durata contratto che decorre dal giorno del passaggio da lavoro a tempo a pieno a quello parziale e dura sino al raggiungimento dell’età da persone.

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Dopo la stipula e la firma, il contratto deve essere inviato alla Direzione territoriale del lavoro e all’INPS, così da poter ottenere l’autorizzazione definitiva e consentire al lavoratore che ne ha fatto richiesta di iniziare il proprio impiego in modalità part time.

Ad ogni modo e al di là di tutto è importante ed opportuno approfondire il tema e confrontarsi con gli esperti del campo e i professionisti al fine di chiarire ogni eventuale dubbio, tutti i dettagli, gli aspetti, le condizioni, i requisiti e cosa c’è da sapere al riguardo.

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