I lavoratori che assistono un familiare possono beneficiare delle tutele previste per la pensione con legge 104, ma cosa succede se il familiare muore?
Un Lettore chiede agli Esperti di Trading.it come può accedere alla pensione con legge 104 e precisa che ha assistito il genitore con verbale di handicap grave e ha fruito del congedo straordinario legge 151. Nel quesito inviato, la Lettrice ha maturato 41 anni di contributi e chiede cosa succede se il genitore decede prima che lei acceda alla pensione e se i contributi figurati dei due anni di congedo riducono gli anni di contributi e quindi, il valore dell’assegno pensione finale.
La pensione con 41 anni di contributi è riservata, sia per uomo che per donna, ai lavoratori precoci. Questo significa che bisogna aver maturato un anno di contributi effettivi di puro lavoro, prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Oltre, ad assistere un familiare di primo grado a cui è stato riconosciuto l’handicap grave, ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3. Il familiare all’atto della domanda deve essere convivente con il richiedente da almeno sei mesi. La normativa prevede che il familiare convivente inabile sia ancora in vita alla decorrenza della pensione.
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Oltre alla pensione anticipata Quota 41, è possibile accedere per l’anno in corso al sussidio APE Sociale (salvo proroga nel 2022). L’APE Sociale che il Governo prevede di prorogare anche nel 2022 l’APE Sociale, allargando la platea dei beneficiari. Nel frattempo, per il 2021 ancora è possibile presentare domanda entro il 30 novembre 2021. L’APE Sociale prevede i seguenti requisiti: 63 anni di età e in base alle tutele, 30 o 36 anni di contributi. Tra le tutele è presente anche il lavoratore “caregiver”, cioè colui che assiste il familiare con handicap grave, convivente da minimo sei mesi. Anche in questo caso il convivente inabile, deve essere in vita alla decorrenza della pensione. Assegno pensione fino a 1.500 euro per chi assiste un familiare con legge 104
Invece, per quanto riguarda la domanda sui contributi figurativi per i periodi di congedo straordinario per assistere il familiare con disabilità, non si perde nulla. Infatti, i contributi figurativi accreditati per il periodo di sospensione dell’attività, sono interamente utili sia per incrementare la propria anzianità contributiva, sia a determinare l’importo della pensione a cui si avrà diritto.
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