Pensione con legge 104: quali possibilità per i nati nel 1966

Il nostro sistema previdenziale tutela i lavoratori disabili con legge 104 e le loro famiglie attraverso una serie di misure che permettono di anticipare la pensione. 

Tutelare i cittadini con minoranze fisiche o psichiche e i lavoratori “caregiver” è la  prerogativa nel sistema previdenziale. Infatti, tale figure sono inserite tra i requisiti per poter anticipare la pensione.

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Esiste una pensione anticipata per invalidità che permette l’uscita anticipata anche a 56 anni se si è in possesso di determinati requisiti. Come spiegheremo in quest’articolo, non sono molti i lavoratori con una ridotta capacità lavorativa, che conoscono questa misura. Oltre all’assegno ordinario di invalidità e alle pensioni di inabilità lavorativa, spetta anche la pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi. La Cassazione, precisa che non si tratta di un trattamento specifico, ma si presenta come una deroga al requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia della legge Fornero. Ricordiamo che è in atto la Riforma pensione che prevede l’uscita con la legge Fornero con una penalizzazione del 3%, attualmente è solo una proposta.

Pensione con legge 104: si parte da 56 anni

Per accedere alla pensione di vecchiaia sono richiesti i seguenti requisiti: 67 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi. Si può accedere anche con 15 anni di contributi se si rientra in particolari deroghe, che prevedono un importo del trattamento previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’assegno sociale. Questo trattamento è possibile solo se si applica il sistema contributivo.

La pensione di vecchiaia anticipata prevede un requisito anagrafico diverso tra uomini e donne e permette di uscire molto prima dal mondo del lavoro. In effetti questa misura richiede un’età di 56 anni per le donne (nate dal 1966) e 61 anni per gli uomini (nati dal 1961). Questa misura presenta una finestra mobile di dodici mesi dal perfezionamento dei requisiti. Da considerare che nonostante sia una deroga, poiché si tratta di un pensionamento agevolato, non rientra tra i trattamenti di invaldità. Pertanto, i requisiti sono soggetti all’adeguamento alla speranza di vita.

Requisiti

Possono fare domanda della pensione di vecchiaia anticipata, i lavoratori che hanno i seguenti requisiti:

a) 56 anni di età se donne e 61 anni di età se uomini;

b) solo per dipendenti del settore privato, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) INPS o ai fondi sostitutivi;

c) abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 20 anni, ad eccezioni dei lavoratori che entrano nelle deroghe Amato, in questi casi sono sufficienti 15 anni di contributi;

d) con una percentuale invalidante non inferiore all’80%.

L’INPS ha chiarito più volte che il riconoscimento della percentuale invalidante non inferiore all’80% deve essere effettuato dalla Commissione medica INPS. In effetti, l’accesso alla pensione prevede il riconoscimento dell’invalidità anche in presenza di un precedente riconoscimento, che sarà utile alla valutazione della Commissione medica. Nel caso il riconoscimento è approvato, e il lavoratore è in possesso anche degli altri requisiti sopra esposti, la decorrenza della pensione è fissato dal primo giorno del mese successivo alla verifica dello stato di invalidità.

Esclusi dalla pensione di vecchiaia anticipata

Non possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità i lavoratori del settore pubblico e i lavoratori autonomi, a condizione che non hanno maturato una contribuzione valida per questa misura nel Fondo pensione lavoratori dipendenti o nei fondi sostitutivi.

Infine, l’INPS precisa che il lavoratore invalido con legge 104 può fruire dell’assegno straordinario (indennità di accompagnamento alla pensione), il contratto di espansione o l’isopensione, solo per raggiungere i requisiti della pensione di vecchiaia, ma non per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità.

In questi casi, l’Istituto non rilascerà la certificazione del diritto al pensionamento in quanto non è possibile procedere alla liquidazione dell’indennità di prepensionamento. In quanto è impossibile conoscere se il lavoratore in esubero conserverà l’invalidità all’80% nel periodo della fruizione della prestazione di isopensione o dalla prestazione derivante dal contratto di espansione. Pertanto, nessuna di queste misure, che accompagnano il pensionamento, si possono utilizzare la pensione anticipata di vecchiaia con legge 104.

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