Pensione, andarci prima a 62 o 64 anni anche nel 2023 si può? In quali casi

Tema rilevante quello che si lega alla pensione e all’attesa di una riforma: ma intanto è possibile andarci nel 2023 a 62/64 anni? Casi e dettagli

Quando si parla di pensione c’è sempre grande attenzione, dal momento che si tratta di un tema che sta a cuore a tutti e che, ad interessare, sono i tanti e diversi elementi ad essa associati: ecco a seguire alcuni dettagli sulla questione.

Pensione quando
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Tema rilevante, la pensione, con tanti che aspettano una riforma, dal momento che a fine anno, come ben sanno i più attenti, scadrà Quota 102. La quale ha sostituto Quota 100. A meno di colpi di scena, si dovrebbe avere il ritorno alla Legge Fornero, con dei requisiti. I quali sono dalla maggior rigidità e che vanno ad inasprire l’accesso di tre (pensione di vecchiaia) e di cinque anni (anticipata).

Al riguardo, le ipotesi che son state fatte. In merito a sostituire Quota 102. Così come altre misure che scadranno a breve. Quali APE Sociale e Opzione Donna, sono diverse. Tuttavia, stante la crisi di governo e le elezioni in arrivo a breve. Ogni tipo di decisione viene demandata al nuovo Governo, quello che uscirà dopo il voto.

A spiegarlo è Proiezionidiborsa.it, il quale sottolinea un aspetto. Ovverosia che, il nuovo Esecutivo dovrà occuparsi in primo luogo della Legge di Bilancio. E vi sono delle possibilità circa il fatto che la riforma delle pensioni venga rimandata all’anno prossimo. Ci si può attendere qualche intervento. Nell’ambito della manovra finanziaria. Ma è probabile che non si tratterà di qualcosa di strutturale. Ma a permanere – si legge – saranno le vecchie misure le quali consentono l’accesso. Alla pensione anticipata. A sessantadue e sessanta quattro anni.

Pensione, alcuni dettagli su quota 100 e 102: in quali casi si può nel 2023

Un argomento che suscita attenzione e desta interesse, quello inerente le pensioni, al cui riguardo può interessare approfondire cosa può cambiare nel 2023 riguardo gli aumenti, e anche in ottica stipendi, sostegni economici e bonus. Così come da approfondire è cosa può succedere in ambito riforma pensioni e RdC in seguito al voto e nel tempo a venire.

Tornando invece al punto in oggetto, come detto approfondito da Proiezionidiborsa.it, viene sottolineato un aspetto, e ciò che tanto Quota 102, la cui scadenza è relativa alla fine del 2022, quanto Quota 100, giunta alla scadenza l’anno scorso, non sarebbero misure inaccessibili, dal momento che la scadenza. Per esempio di Quota 100, si riferirebbe soltanto alla possibilità circa il raggiungimento dei requisiti. E dunque sessantadue anni e trentotto di contributi.

Ciò vuol dire – si legge – che coloro che hanno fatto gli anni entro il trentuno dicembre 2021, potrebbero aver accesso a quota 100 anche nel 2022, 2023. A condizione però che vi sia stato il raggiungimento nella medesima data. Anche per quanto concerne i contributi necessari.

Dal momento che la normativa che ha visto l’introduzione di Quota 102. Ricalca per intero quella inerente Quota100. Medesime sono le condizioni di accesso. Dunque, chi fa sessanta quattro anni entro il 31.12.2022, e nella medesima data matura i contributi, potrebbe accedere alla misura anche nel 2023 e così via.

Proiezionidiborsa.it rimarca però un aspetto importante. Ovverosia che qualora si raggiungessero i trentotto anni di contributi impiegando il riscatto dei medesimi. La domanda di riscatto si potrebbe presentare anche dopo la fine del 2021. Per quanto riguarda quota100. Oppure del 2022. Per quanto attiene quota102. Tali contributi di riscatto vanno a collocarsi, dal punto di vista temporale. Nel periodo in cui avrebbero dovuto essere. In origine. Versati.

Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è opportuno, bene ed importante che ciascuno approfondisca e si informi sulle questioni, temi ed elementi. Così da avere un chiarimento circa eventuali dubbi e per saperne maggiormente. Anche tramite dei confronti con professionisti del campo e soggetti competenti in materia.

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