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Pensioni 2022, l’aumento è ormai una felice certezza: lo schema rivalutazione importi

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Le pensioni aumenteranno questa pare sia l’unica certezza in merito ai tanti discorsi che si fanno in questo giorni sul tema.

Pensione (Adobe)

Le pensioni aumenteranno dal prossimo gennaio in virtù di un sistema, concepito qualche altro fa che ne prevede il proporzionale andamento in base al costo della vita e quant’altro. Una sorta di aumenti considerati in base al mercato in base a ciò che ci circonda a prezzi che salgono o scelgono, qualcosa di molto vicino a quanto descritto ma molto lontano a quanto vorrebbero oggi dal Governo. Con questa operazione, dicono ci sarà un esborso maggiore da parte dello Stato, circa 4 miliardi di euro.

Importi proporzionati alla crescita del Pil ad esempio, crescita o decrescita, andamenti da seguire, da tenere bene in mente se si vuole capire cosa significano oggi quei discorsi che da settimane si fanno in merito ad una eventuale nuova riforma delle pensioni. Con quota 100 destinata alla soffitta bisognerà capire cosa si vuole fare e come si vogliono concepire, oggi le pensioni. I dati sulla variazione dei pezzi al consumo che l’Istat certificherà nei prossimi giorni faranno da riferimento per l’aumento degli importi degli assegni mensili dei pensionati.

Aumento pensioni: schema rivalutazione importi

Bisogna considerare inoltre i due anni di congelamento dovuti, di fatto all’inflazione nulla o negativa. Per due anni, insomma, niente si è mosso, e le variazioni del prossimo anno andranno in qualche modo a compensare anche quella dinamica. In sintesi le rivalutazioni saranno gestite in questo modo, in questo caso si considerano le pensioni più alte:

  • 77% fra quattro e cinque volte il minimo;
  • 52% fra cinque e sei volte il minimo;
  • 47% fra sei e sette volte il minimo;
  • 45% fino a 4.566 euro (nove volte il minimo);
  • 40% per trattamenti d’importo superiore.

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La rivalutazione si mostrerà in tutta la sua pienezza esclusivamente per le pensioni basse, seguendo anche una logica abbastanza prevedibili. Le operazioni insomma porteranno ad un assegno più ricco questo è poco ma sicuro. Si attende di capire in che modo certe percentuali andranno a riguardare nel concreto tutto il sistema pensionistico per fare poi previsioni più che concrete. Nel frattempo gli italiani attendono, convinti in un ottimo inizio del prossimo 2022.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.

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