Piazza Affari frena sulle tensioni geopolitiche ma oltreoceano sorprende l’occupazione record

Il Ftse Mib perde l’1,05%, mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi rimane vicino ai 210 punti base.

I migliori e peggiori risultati nel listino principale di Piazza Affari corrispondono in modo inequivocabile alle tensioni sullo scenario internazionale.

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L’aumento del prezzo del petrolio sulle contro sanzioni della Russia avvantaggiano Tenaris che guadagna 1,01%. In guadagno anche Eni del 0,4% mentre Enel perde lo 0,48%. In salita anche il titolo Bper banca, l’unica a registrare un incremento del valore dello 0,8%. Il comparto bancario e assicurativo è in difficoltà: In calo Unicredit (-0,56%), Banca Generali (-1,74%), Fineco (-1,40%), Mediolanum (-0,50%) e Banco Bpm (-0,85%).

Il risultato peggiore è quello del settore dei semiconduttori, coinvolgendo di conseguenza quello automobilistico. Sulla scia di un nuovo limite dei componenti essenziali per le parti elettriche, perde il 5,28% Stm. A seguire in negativo anche Pirelli (-3,38%), Stellantis (-2,54%) e Iveco Group (-1,07%).

Dati macroeconomici Usa, una scossa positiva per il mercato

A dare una scossa positiva al mercato è il dato sul lavoro Usa con un record che raddoppia le aspettative degli analisti. Sono 528 mila i nuovi posti di lavoro a luglio inaspettati dopo il dato negativo sul Pil che segna la recessione USA. Erano 250 mila i posti di lavoro attesi, mentre il dato di giugno è stato di 372 mila occupati in più. Oltre questo l’indice dei prezzi al consumo rimane stabile all’8,5% annuo, invariato rispetto a giugno.

Negli Stati Uniti oggi il tasso di disoccupazione è al 3,5%. Biden ha sanzionato il risultato esprimendo l’entusiasmo per il record di occupazione, il più alto raggiunto nella storia Usa. Il tasso di disoccupazione cala al 3,5% dal 3,6%, mentre gli analisti si attendevano che rimanesse stabile. Su base annua l’aumento è rimasto stabile al 5,2%, contro una previsione di +4,9%. Il tasso di occupazione invece è rimasto vicino al record del 62,2% di giugno con il 62,1%.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla di un “sostanziale progresso” per i lavoratori e le loro famiglie. “È il risultato del mio piano economico”, aggiunge in una nota. “C’è ancora del lavoro da fare, ma il rapporto sull’occupazione di oggi dimostra che stiamo facendo progressi sostanziali per i lavoratori”.

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