Piazza Affari, giovedì 26 agosto: chiusura negativa, scende Italgas

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

chiusura borsa
Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Gettyimages)

La Borsa di Milano chiude la seduta odierna in territorio negativo, in un contesto caratterizzato dai ribassi anche nelle altre principali piazze europee e a Wall Street, in queste prime due ore della sessione americana. E’ cominciato oggi il Simposio di Jackson Hole, ovvero la riunione dei principali banchieri centrali (non sarà presente Christine Lagarde, governatrice della Bce) e dei più importanti economisti del mondo. Si terrà in versione online, per il secondo anno consecutivo, e si concluderà sabato 28 agosto. In considerazione di questo evento, soprattutto allo scopo di non essere esposti a mercato in caso di dichiarazioni in grado di generare volatilità, gli investitori hanno preferito restare prudenti, già da inizio settimana, anche se gli analisti ritengono che non verranno comunicate particolari novità dai governatori che interverranno durante l’evento.

Molti operatori, inoltre, hanno preferito alleggerire i propri portafogli durante la sessione borsistica odierna, anche perché vi sono altri fattori che suggeriscono cautela in questo periodo, come le tensioni in Afghanistan, dove gli eserciti delle forze occidentali devono completare l’evacuazione entro il 31 agosto, come richiesto dai talebani. Cresce, però, il timore di ulteriori attentati, dopo il doppio attentato kamikaze che ha colpito l’aeroporto di Kabul pochi minuti fa, provocando almeno 13 morti e oltre 50 feriti. Si teme, inoltre, un nuovo rafforzamento dell’ISIS nel corso dei prossimi mesi.

Questa mattina sono stati pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea, in data 22 luglio, da cui è emerso che i tassi di interesse sono destinati a rimanere sui livelli attuali, se non addirittura più bassi, ancora per diversi anni, in quanto la banca centrale si aspetta che la crescita dell’indice dei prezzi al consumo sia destinata a rimanere debole ancora per lungo tempo. L’ipotesi di procedere al primo rialzo dei tassi potrà essere considerata solo quando il tasso di inflazione simmetrico sarà in grado di raggiungere il target del 2%, ma anche di rimanere su tale livello per un periodo duraturo. In altri termini, perché i tassi salgano, è necessario che l’inflazione sia di natura strutturale, non soltanto legata a fattori temporanei.

La chiusura dei mercati azionari europei: in rialzo soltanto Zurigo

Di seguito, le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • SMI (Zurigo): +0,36%
  • CAC 40 (Parigi): -0,16%
  • FTSE 100 (Londra): -0,35%
  • DAX (Francoforte): -0,42%
  • FTSE MIB (Milano): -0,76% a quota 25.861,52 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): -0,94%

L’Euro Stoxx 50, indice composto dai titoli azionari delle 50 società europee più capitalizzate, conclude la seduta in ribasso dello 0,27%, a quota 4.169,87 punti.

Titoli migliori del Ftse Mib

Questi i soli titoli azionari in rialzo, tra quelli inclusi nel listino principale di Piazza Affari:

  • Buzzi Unicem: +1,35%
  • Tenaris: +0,93%
  • Azimut Holding: +0,81%
  • Saipem: +0,30%
  • Interpump Group: +0,26%
  • Diasorin: +0,19%
  • Telecom Italia: +0,11%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli maggiormente colpiti dalle vendite, invece, sono stati:

  • Italgas: -2,58%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: -2,25%
  • Snam: -1,92%
  • Bper Banca: -1,31%
  • Banco Bpm: -1,29%
  • Intesa San Paolo: -1,09%
  • Enel: -1,07%
  • Cnh Industrial: -1,06%
  • Unicredit: -1,02%
  • Stellantis: -0,92%

Stati Uniti: clima di attesa a Wall Street

Pochi spunti di particolare rilevanza a Wall Street, durante questa seduta. Gli indici azionari si mantengono a ridosso dei massimi storici ma, per la terza seduta consecutiva, evidenziano bassa volatilità intraday ed un range giornaliero (intervallo compreso tra il massimo e il minimo di seduta) molto limitato rispetto alla media. Sono tutti segnali che fanno pensare ad un mercato in attesa. Sarà, dunque, interessante capire se da Jackson Hole emergeranno elementi in grado di scuotere questa situazione di stand-by, in un senso o nell’altro.

Nella prossima settimana, inoltre, comincerà il mese di settembre e molti operatori rientreranno in postazione dopo le ferie, determinando un incremento della liquidità nei mercati azionari. Ad agosto, molto spesso, la volatilità saliva, negli anni scorsi, proprio a causa della scarsa liquidità e del conseguente “vuoto di volumi” generato sui mercati, che rendeva possibili escursioni repentine delle quotazioni. Quest’anno ciò non è accaduto (la volatilità, infatti, è rimasta molto bassa) e bisognerà capire, da settembre, quali saranno i tratti caratteristici del mercato azionario, in fase di avvicinamento all’ultimo trimestre dell’anno.

Queste le performance registrate, alle 19 ora italiana, dai principali indici azionari statunitensi:

  • Nasdaq 100: -0,20%
  • Dow Jones: -0,17%
  • S&P500: -0,26%

Sul fronte dei dati macroeconomici, come indicato nel calendario economico, era in programma, nel pomeriggio, il rilascio del dato relativo al PIL statunitense e alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Entrambi sono risultati, approssimativamente, in linea con le attese. Il Prodotto Interno Lordo, nel secondo trimestre, è cresciuto del 6,6%: gli analisti stimavano un valore pari a +6,7%, mentre la lettura precedente era stata pari a +6,5%. Le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, su base settimanale, sono risultate pari a 353.000 unità, a fronte di un dato previsto pari a 350.000 e ad una rilevazione precedente pari a 349.000.

Altre notizie dai principali mercati finanziari

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, rimane stabile a quota 108 punti base, invariato rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp risulta pari a +0,66%, mentre il rendimento del Bund resta a quota -0,42%. In leggero rialzo il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), che risulta pari a +1,35%, in aumento di un solo punto base rispetto al precedente valore di chiusura.

Scende il prezzo del Bitcoin, che non riesce ancora ad effettuare lo strappo rialzista necessario per superare la soglia psicologica dei 50.000 dollari, che sta bloccando i tentativi di continuazione rialzista della criptovaluta più famosa. Il Bitcoin quota attualmente 47.000 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -4,00%.

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Nel mercato valutario, torna a scendere il cambio Euro/Dollaro Usa, che quota attualmente 1,1752 dollari, corrispondenti ad una performance di -0,15% su base giornaliera.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, stabile il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.793 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +0,10% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Poco mosso anche il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 68,17 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di -0,07% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 70,79 dollari al barile, con una variazione di -0,69% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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