Precari: arrivano i soldi extra (anche durante la malattia)

La sentenza conferma che per i precari arrivano soldi extra, tutto merito della carta docente, cosa sapere.

Bisogna sapere che i precari avranno a disposizione soldi extra grazie e per merito della Carta Docente, strumento che li agevola, ma che bisogna saper utilizzare.

sfondo corridoio e cartellini con scritta precari e soldi extra
Precari: arrivano i soldi extra (anche durante la malattia)- Trading.it

Trattando un caso concreto è possibile comprendere. Una docente precaria riceve una sentenza favorevole che le riconosce diversi anni di carta docente, prima negata dal Ministero. Ad oggi, mediante questa storia, si conferma la seguente linea di indirizzo: è illegittima la sospensione della carta docente se c’è congedo parentale o malattia.

Perché altrimenti si consoliderebbe la sola formazione per i docenti di ruolo, è questo è contraddittorio.

Se viene imposto l’obbligo di formazione, ma se ne escludono i precari, questi dovranno attingere ad altre risorse. Ciò non è giusto, perché se il diritto-dovere di formarsi grava su tutto il personale a prescindere dal fatto che si è di ruolo o meno, allora anche i precari devono ottenere questi soldi.

Anche perché in virtù della loro stessa situazione “precaria”, fatta di supplenze saltuarie e occasionali in molti casi, sono proprio loro ad avere maggiori difficoltà in merito. Questa visione è stata delineata dal Tribunale di Grosseto mediante la sentenza n. 31/2025 del 29-01-2025.

Come i precari ottengono soldi extra, disposizioni normative in atto

Quindi, tenuto conto che non si può differenziare in questo senso i docenti di ruolo da quelli precari, poiché sarebbe una discriminazione, ecco quali sono le normative di riferimento.

insegnante spiega geometria alla lavagna
Come i precari ottengono soldi extra, disposizioni normative in atto- Trading.it

Molti non lo sanno, almeno chi non fa parte del mondo scuola non può saperlo. Chi è docente precario, svolge le stesse mansioni di quello di ruolo. Nonostante le difficoltà nel cambiare spesso scuola, e doversi riambientare ogni volta, c’è anche la condizione in cui bisogna però dargli uno stesso trattamento economico, anche sul fronte della Carta docente.

Perché ragionare diversamente non è solo contraddittorio, ma per lo stesso Tribunale di Grosseto nella Sentenza sopracitata, si parlerebbe di una situazione incostituzionale, totalmente contraria al principio eguaglianza sancito nella Costituzione.

Di contro, arriverebbe anche la lesione del diritto all’istruzione, perché chi ha meno possibilità economiche, non può impiegare grosse risorse nella propria formazione, appunto i precari, mentre quelli di ruolo godono di maggiori benefici in questo senso. Che poi la mole di lavoro sia la stessa, è fondamentale anche per capire quale sia la via più giusta da perseguire.

Infine, si sottolinea che per chi è di ruolo usare il congedo parentale o per malattia, non sospende il diritto al bonus, e lo stesso va riconosciuto ai precari. Questo per conseguire lo svolgimento del periodo di formazione e prova e anche sostenere la maternità al TU n. 151 del 2001.

Al contrario ci sarebbe due discriminazioni, di lavoro e di genere. Ciò secondo le sentenze e art. 25 D. Lgs. 198/2006; del Tribunale Trani sez. lav. del 15/05/2023, la n. 910; il Tribunale di Ferrara rg.177/2023; e il Tribunale di Verona Sez. Lav. rg. 500/2024 e rg. 1929/2023.

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