Non sempre serve puntare lontano per ottenere un buon rendimento. A volte basta saper osservare bene tra i titoli di Stato a breve scadenza. In un periodo in cui i BOT sembrano arrancare e i Buoni fruttiferi non entusiasmano, c’è un BTP che sta facendo parlare di sé. Ha caratteristiche precise, equilibrate, e riesce a offrire qualcosa che molti investitori non si aspettano più da un titolo di Stato a 2 anni. Il suo punto forte? Non è solo il rendimento, ma come riesce a distribuirlo nel tempo.
C’è chi pensa che investire a breve termine significhi accontentarsi. Ma chi ha occhi allenati sa che certe occasioni si nascondono proprio nei dettagli. A prima vista, un BTP con scadenza a due anni può sembrare poco più che un’alternativa ai BOT.

Ma questo titolo, con scadenza febbraio 2027, si presenta con numeri difficili da ignorare. Si parte con una cedola lorda annua del 2,55%, che da sola lo colloca tra le proposte più interessanti nel panorama dei titoli pubblici italiani a breve termine. Il resto lo fa l’equilibrio tra prezzo, durata e rendimento effettivo.
Guardando oltre la cedola, si scopre che il rendimento effettivo a scadenza è pari al 2,11% lordo e 1,78% netto. Il tutto con un prezzo di riferimento fissato a 100,74, che consente di entrare con un’esposizione molto contenuta e senza sorprese. Una caratteristica che lo rende facilmente comparabile con i BOT, spesso scelti proprio per la loro semplicità. Ma a differenza dei BOT, questo BTP consente una pianificazione più precisa grazie alla cedola fissa e al rateo maturato, pari a 0,81008 lordo e 0,70882 netto.
Il mix che fa la differenza tra stabilità e rendimento
Una delle chiavi di lettura più interessanti per questo titolo è la sua duration modificata, pari a 1,61. Questo parametro segnala quanto il prezzo del titolo reagisce ai cambiamenti nei tassi d’interesse. Un valore così contenuto offre una protezione importante contro le fluttuazioni di mercato, rendendolo adatto anche a chi cerca stabilità in un contesto incerto. In pratica, si ha tra le mani un titolo solido, che sa adattarsi senza essere troppo esposto.

Ciò che lo distingue dai Buoni fruttiferi postali è proprio la struttura: non serve attendere anni per vedere un rendimento interessante, qui ogni sei mesi si riceve la cedola. E rispetto ai BOT, spesso privi di cedola, questo titolo permette di incassare qualcosa lungo il percorso. Non si tratta di rivoluzionare il portafoglio, ma di integrarlo con uno strumento coerente, ragionato, capace di inserirsi perfettamente in una strategia difensiva ma reattiva.
La domanda non è se convenga oggi, ma se tra qualche mese sarà ancora disponibile a condizioni simili. Per chi guarda all’efficienza nel breve termine senza rinunciare a un ritorno costante, questo BTP rappresenta più di un’alternativa: è una possibilità concreta di equilibrio tra rischio e rendimento.