Questo BTP sta battendo tutti: rendimento netto al top fino al 2031

Una scelta che promette stabilità e rendimento: tra i tanti titoli in circolazione, c’è un BTP che nel silenzio dei grafici si sta guadagnando la fiducia degli investitori. Il suo punto forte non è solo la cedola, ma l’equilibrio tra rendimento e sicurezza. E quando si parla di BTP con scadenza nel 2031, le distanze tra una scelta e l’altra si fanno sottili, ma cruciali.

Ogni decisione finanziaria è anche una scommessa sul futuro. E in un contesto di incertezza, dove i tassi cambiano e i mercati si muovono a ritmo irregolare, il bisogno di strumenti affidabili cresce. C’è chi li considera una zattera tranquilla in un mare agitato, chi un modo intelligente per parcheggiare la liquidità. Ma i titoli di Stato italiani con scadenza nel 2031 oggi offrono anche qualcosa in più: rendimenti netti competitivi che li rendono tutt’altro che noiosi.

Persona che studia dei grafici e dati mentre è al telefono
Questo BTP sta battendo tutti: rendimento netto al top fino al 2031-tradng.it

Chi compra oggi sa che resta agganciato a quel titolo per sei anni. Sei anni durante i quali si cerca protezione dall’inflazione, si guarda all’evoluzione dei tassi e si spera in una remunerazione dignitosa. In questa prospettiva, la scelta del giusto BTP non è solo numerica, è anche strategica. Perché tra tante opzioni apparentemente simili, alcune nascondono vantaggi inattesi.

Il BTP con tasso 3,15% che spicca tra tutti: rendimento netto tra i più alti del 2031

Il titolo che più fa parlare di sé è il BTP con tasso fisso del 3,15%, in scadenza il 15 novembre 2031 (ISIN IT0005619546). Al momento, rappresenta la soluzione più redditizia tra i titoli di Stato con pari scadenza. Il rendimento netto annuo del 2,55% lo posiziona in cima alla classifica per chi guarda al concreto, senza fronzoli.

Persona che studia un grafico
Il BTP con tasso 3,15% che spicca tra tutti: rendimento netto tra i più alti del 2031-trading.it

Cosa rende questo titolo così competitivo? Una combinazione riuscita di cedola interessante, stabilità e convenienza nel prezzo di mercato. Non ha la cedola più alta in assoluto, ma il suo valore attuale consente un’ottima resa rispetto al capitale impiegato. E non va dimenticato il vantaggio fiscale: l’aliquota del 12,5% sui titoli di Stato rende il guadagno ancora più efficace rispetto ad altri strumenti simili.

Il suo comportamento regolare, senza sbalzi anomali, rassicura anche chi è più prudente. Una soluzione che si presta sia a strategie di conservazione del capitale che a chi cerca una fonte prevedibile di rendimento in un orizzonte temporale ben definito. La scadenza nel novembre 2031 lo colloca in un arco temporale non troppo lontano, ma sufficientemente ampio da essere attrattivo.

Gli altri BTP in gara: rendimenti simili ma differenze che contano nella scelta

Subito dietro per attrattiva si posiziona il BTP con cedola dello 0,95% e scadenza 1 dicembre 2031 (ISIN IT0005449969), con rendimento netto del 2,53%. La cedola è più bassa, ma l’attuale prezzo di mercato compensa, permettendo a questo titolo di tenere testa al capolista. Segue il BTP 3,45% luglio 2031, che si attesta su un rendimento netto del 2,50%, leggermente inferiore ma comunque solido.

Scendendo ancora, il BTP 0,60% agosto 2031 e il BTP 4,00% ottobre 2031 offrono rendimenti rispettivamente del 2,48% e 2,47%. Anche qui, il mix tra cedola e prezzo è determinante. È interessante notare come un titolo con cedola del 6%, come il BTP maggio 2031, finisca per rendere meno: tra il 2,37% e il 2,06%, in base al mercato.

La vera discriminante non è la cedola nominale, ma il rendimento netto effettivo, che tiene conto di imposte e quotazioni. I titoli di Stato con scadenza nel 2031 vanno valutati nell’insieme: prezzo, tassazione, affidabilità. La scelta giusta non è sempre quella più appariscente, ma quella che tiene la rotta nel tempo.

*NB I rendimenti indicati variano ogni giorno

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