Se sei un trader queste analisi possono essere utili per i prossimi mesi: i report mostrano sviluppi importanti sui nuovi assetti dei mercati
Negli ultimi mesi, alcuni dei principali istituti di ricerca finanziaria ed esperti di settore come Bloomberg Intelligence, Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno pubblicato analisi approfondite sugli scenari economici globali che caratterizzeranno i prossimi mesi, fornendo indicazioni strategiche per gli investitori in un periodo instabile come quello attuale.
Instabilità economica, cambiamenti repentini sugli equilibri geopolitici, crisi ambientale (e climatica): sono tutti fattori che sconvolgeranno il mercato anche per i prossimi mesi. Il 2025 non sarà un anno ‘pacifico’, bensì caratterizzato da ulteriori alti e bassi che seguiranno le politiche internazionali.
Questi report, cruciali per chi opera sui mercati, offrono un’ampia panoramica proprio sui potenziali rischi e le eventuali opportunità per questa chiusura del 2024 e consequenziale attesa dell’apertura del 2025, tenendo conto di fattori come politiche monetarie, geopolitica e trend settoriali.
Rischio recessione e settori da tenere d’occhio tra fine 2024 e inizio 2025: i consigli per i trader
Goldman Sachs ha recentemente pubblicato le sue analisi, sottolineando come le politiche monetarie restrittive delle principali banche centrali, in particolare della Federal Reserve, possano limitare la crescita economica globale nel breve termine, dando vita a un allarme non indifferente: una possibile recessione che riguarda in particolar modo gli Stati Uniti.
Per dare dati più concreti, Sachs ha mostrato che la probabilità relativa alla recessione degli Stati Uniti sia arrivata a un 35%, con impatto negativo sulla crescita degli utili aziendali. I report non guardano solo a un periodo nero, però. L’analisi riporta anche un possibile miglioramento delle statistiche entro la fine del 2025.
Morgan Stanley, dal canto suo, si concentra invece sull’impatto dei tassi di interesse elevati sui bilanci aziendali. A prescindere da come la si pensi sul piano politico, le elezioni conclusesi le scorse settimane negli USA, stanno influenzando i mercati più di quanto si avesse previsto in precedenza. Stanley anticipa una revisione al ribasso delle stime di guadagno per molte aziende in chiusura di questo 2024. Ma non solo, anche in questo caso si fa accenno a una possibile vera e propria recessione: la pressione sui costi di finanziamento potrebbe infatti spingere molte società a ridimensionare le loro prospettive di crescita, influenzando negativamente i settori ciclici come la tecnologia e i beni di consumo ‘accessori’.
Settori più resilienti e opportunità di crescita: come invertire il trend
D’altra parte, Bloomberg Intelligence evidenzia che settori come quello finanziario e bancario potrebbero sfruttare i tassi d’interesse elevati per investimenti a più ampio raggio. Banche, ma non solo, anche settore energetico, si posizionano quindi come una sorta di ‘rifugio’ sicuro in un contesto con una percentuale inflazionistica ancora molto alta. Gli analisti, da questo punto di vista, suggeriscono di rispondere al terrore di una recessione, prestando attenzione alle aziende legate alla transizione energetica, che potrebbero beneficiare di ulteriori investimenti, grazie alla svolta green nella quale si è immersa da anni anche l’Europa, e che invece il nuovo presidente degli Stati Uniti vorrebbe boicottare.
Un focus poi è impossibile non darlo al settore tecnologico, in particolare all’intelligenza artificiale. NVIDIA è ancora un caso molto seguito in quanto continua a beneficiare della crescente domanda, nonostante si avverta da tempo gli investitori di non esultare troppo sui numeri in forte crescita, in quanto si potrebbero rivelare valutazioni troppo sopravvalutate, andando incontro alla creazione di bolle speculative.
Insomma, anche in questo caso, la volatilità si rivela ancora un fattore critico. In sintesi si deve ammettere che anche per il 2025 il mercato rimarrà altamente volatile e instabile proprio per via della mancanza di equilibri geopolitici e di sguardo comune al futuro per quanto riguarda le politiche interne degli Stati. I settori in forte crescita rimangono banche, settore energetico, tech e intelligenza artificiale, con uno sguardo attento sul mercato Asiatico.