L’Imu può essere pagata in forma ridotta anche senza l’autocertificazione, questo è quello che dice un pronunciamento della Commissione tributaria.
L’Imu che è l’imposta municipale unica introdotta dal Governo Monti nel 2011 e che deve essere pagata per il possesso degli immobili è per il 2021, in scadenza. Infatti, il 16 del mese di dicembre è il termine ultimo per il pagamento di tale imposta.
I cittadini che hanno già provveduto al versamento del primo acconto nel mese di giugno sono chiamati a versare la seconda rata entro il termine previsto. Inoltre, tutti coloro che non avessero ancora provveduto al pagamento potranno farlo in un’unica rata sempre entro il 16 dicembre.
Tuttavia, l’Imu prevede delle riduzioni e esenzioni per numerosi cittadini che rispettino determinate requisiti. Ecco cosa dice la sentenza della Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia in merito ad alcune riduzioni previste per i cittadini
Con la Legge di stabilità del 2016 è prevista l’agevolazione per gli immobili locati a canone concordato pari al 25%.Infatti, molti Comuni hanno previsto dell’aliquote agevolate per tali categorie di contribuenti.
I cittadini che risiedono in immobili locati a canone concordato hanno quindi diritto ad una riduzione dell’Imu. Quest’ultimi secondo un pronunciamento della Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia non sono tenuti alla produzione di alcuna autocertificazione per poter beneficiare della riduzione.
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La Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia, infatti, con il pronunciamento numero 248 del 23 novembre 2021 ha precisato che non è compito del cittadino nel caso di immobili locati in canone concordato, produrre un’autocertificazione per ricevere la riduzione dell’Imu. Inoltre, secondo la Commissione tributaria, è compito del Comune reperire informazioni sulle abitazioni locate a canone concordato.
Dunque, il Comune non può obbligare il contribuente a produrre dichiarazioni non previste dalla Legge. Inoltre, da parte dell’ente locale non vi può essere alcun tipo di imposizione.
Il ricorso è stato presentato a seguito di un’ ingiunzione ricevuta da un contribuente dal Comune in merito alla questione.
Tuttavia, in seguito al pronunciamento della Commissione tributaria si è riuscito a fare chiarezza su tale situazione, vista la mancanza dell’obbligo per il contribuente di dover produrre un’autocertificazione per la riduzione di tale imposta che dovrebbe essere applicata direttamente dal Comune.
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