Rottamazione ter, ultima chiamata, pena: la perdita della definizione agevolata

Con l’approvazione dell’apposito Decreto, sono stati fissati i termini per la Rottamazione ter: ultima chiamata, prima della perdita della Definizione agevolata.

Il decreto legge numero 2018 ha introdotto, nell’articolo 3, la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia della riscossione. Si tratta di un’agevolazione indirizzata nei confronti dei contribuenti che hanno uno o più debiti con l’Agenzia delle Entrate-riscossione.

Rottamazione ter
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Il beneficio previsto dalla rottamazione ter fa riferimento ai debiti che i contribuenti hanno maturato dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Grazie alla Definizione agevolata, i cittadini hanno la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, attraverso il versamento delle somme. Ma il fulcro del beneficio riguarda la possibilità di pagare senza dover corrispondere le eventuali sanzioni e gli interessi di mora.

Si tratta, dunque, di una grandissima opportunità, che però prevede il rispetto di termini ben precisi, pena: la perdita del beneficio.

Rottamazione ter: attenzione a non perdere il treno

La rottamazione ter rappresenta una grande chance, per tutti coloro che hanno maturato i debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2017. Grazie alla definizione agevolata, tali debitori hanno la possibilità di effettuare i pagamenti rispettando specifici termini di scadenza ed evitando di versare anche le sanzioni e gli interessi mora.

Coloro che non hanno pagato le rate del 2020 conservano il beneficio, se provvedono ad effettuare il versamento entro il 9 maggio 2022. Tuttavia, il termine ultimo era stato fissato al 30 aprile (sabato), con il conseguente slittamento al 2 maggio. Considerando la possibilità di applicare una tolleranza di 5 giorni, così come previsto dall’articolo 3 comma, 14-bis, del DL 119 del 2018, il termine è slittato al 7 maggio. Ma, dal momento che anche tale data cadeva di sabato, è avvenuto un ulteriore slittamento al 9 maggio.

Questa è stata l’ultima e definitiva chiamata per accedere alla rottamazione ter, per coloro che non hanno pagato le rate del 2020.

Ultima chiamata per le rate 2021

Per quanto, invece, riguarda i contribuenti che non hanno effettuato il pagamento delle rate del 2021, questi possono considerarsi non decaduti se eseguono il versamento entro il 31 luglio 2022.

Anche in questo caso è avvenuto uno slittamento, poiché il 31 luglio cade di domenica e, dunque, si è passati al giorno 1° agosto. Tuttavia, applicando i 5 giorni di tolleranza, il termine è slittato al 7 agosto. Ma dal momento che, anche il 7 agosto cade di domenica, è avvenuta un’ulteriore proroga definitiva all’8 agosto 2022. Questa è la data definitiva entro la quale i debitori devono effettuare il pagamento delle rate, per evitare di perdere il beneficio.

Di fatto, tutti coloro che saltano la scadenza e non effettuano il pagamento entro l’8 agosto 2022 possono considerarsi decaduti dalla definizione agevolata.

Come e dove pagare

Per effettuare il pagamento delle rate è possibile recarsi presso la propria banca o agli sportelli bancomat ATM abilitati al servizio di pagamento Cbill. In ogni caso, è possibile utilizzare anche il proprio Internet Banking, recarsi agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 Spa oppure tramite i circuiti Sisal e Lottomatica.

Per chi lo desiderasse è possibile effettuare il pagamento anche accedendo al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure tramite l’App Equiclick.

Il pagamento può essere effettuato anche tramite compensazione del credito purché i crediti siano: commerciali, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili. Coloro che non sono in possesso dei bollettini necessari per eseguire il versamento hanno la possibilità di richiedere una copia sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Accedendo alla pagina dedicata alla Rottamazione ter è possibile scaricare i suddetti bollettini.

Non occorre effettuare il login, dunque, non è necessario essere muniti di PIN e password. Basta, infatti, inserire solo il proprio codice fiscale e la documentazione prevista per il riconoscimento dell’agevolazione per ricevere i bollettini, tramite email.

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