Rispettare la libertà degli altri dovrebbe essere un valore civico naturale ma evidentemente non è così per tutti.
Parliamo di condomini, spesso terre di diatribe più o meno pesanti, incomprensioni, dispetti e violazioni del codice sia etico che civile.
La domanda che ci poniamo oggi sembra banale ma se ci pensate bene, quante volte può esservi successo? Parliamo degli oggetti di altri lasciati appoggiati di fronte alla nostra porta. Quali possono essere questi oggetti e quali sono le sanzioni previste per gli incivili? Se un vicino di casa ha la brutta abitudine di lasciare parcheggiati oggetti davanti alla nostra porta, è giusto sapere come tutelarci e cosa prevede la legge. Non possiamo e non dobbiamo restare immobili a subire.
L’occupazione della proprietà altrui costituisce reato se persiste in modo significativo nel tempo, cioè se si traduce in una vera e propria invasione che perdura, è previsto anche il codice penale con il carcere. In queste circostanze è possibile sporgere querela alle autorità competenti, chiedendo che il responsabile venga punito. Sotto il profilo civile, chi viene molestato o invaso da altri, può rivolgersi al giudice per chiedere la cessazione dell’occupazione e il risarcimento dei danni. La sentenza di condanna dovrà necessariamente essere rispettata, pena l’intervento delle forze dell’ordine. Ma cosa succede se i vicini hanno ‘solo’ l’abitudine di poggiare oggetti davanti alla nostra porta?
Il vicino di casa appoggia le sue cose davanti alla nostra porta: come difendersi
Poggiare le cose davanti alla porta del vicino non è illegale, purché la condotta non venga costantemente reiterata e non si tramuti in un’occupazione illegittima, come sopra descritta.
La proprietà privata è sacra, ma il proprietario non può pretendere dagli altri che non venga nemmeno sfiorata. Spieghiamoci meglio.
La brutta abitudine è sicuramente condannabile e incivile, tuttavia poggiare le cose davanti alla porta del vicino è legale, nei limiti della ragionevolezza. Pur trattandosi di un’invasione della proprietà, la condotta è talmente lieve che non può essere sanzionata né in sede civile né in sede penale, a meno che l’occupazione sia abituale o si prolunghi indebitamente nel tempo. Quindi contro chi poggia occasionalmente i suoi beni contro la porta del vicino non è possibile fare nulla, a meno che non si patisca un danno oppure la condotta non diventi abituale. Nella prima ipotesi è possibile chiedere il risarcimento; non è invece possibile sporgere querela perché il danneggiamento costituisce reato solo se il fatto è commesso con violenza alla persona o con minaccia.
Se ci si troviamo in condominio, l’amministratore deve intervenire solamente se le cose poggiate alla porta dell’abitazione del vicino comportano, allo stesso tempo, un illegittimo utilizzo delle parti comuni, come può accadere ad esempio se si occupa il pianerottolo con piante, borse e mobilio.