Indicazioni pratiche per fare avere soldi extra agli anziani, come fare la domanda senza commettere errori.
La domanda semplificata per fare avere soldi extra agli anziani è un’occasione da non perdere. È nel messaggio n. 1.842 del 10 giugno 2025 che l’INPS si fa portavoce della misura, illustrando cosa fare ed entro che tempi.

Si tratta di un’occasione perché l’agevolazione in questione potrebbe ammontare fino a 850 euro al mese! Sono soldi extra da investire nell’assistenza per le persone che sono anziane, ma soprattutto non più indipendenti. Queste presentano l’indennità di accompagnamento, altro elemento che non può assolutamente mancare.
La prestazione di natura universale meglio nota come “bonus anziani” è un’indennità che può essere richiesta dagli over 80 che riversano nei requisiti pocanzi indicati. Ma come fare domanda?
Innanzitutto, è bene sapere che questi soldi sono destinati all’assistenza di questa categoria fragile spesso poco considerata dalla comunità. Un Welfare che si rispetti le deve tutelare, ma ecco che oltre alle condizioni sopra indicate, bisogna tenere conto di un elemento importantissimo che ne determina l’ottenimento.
Domanda per far avere soldi extra agli anziani, indicazioni pratiche e veloci
A dettare le condizioni insieme all’INPS è lo strumento che “fotografa” la condizione economica dei diretti destinatari. Si parla di ISEE, è questo strumento di verifica e controllo che permette agli anziani di avere soldi extra, l’ultima voce in capitolo!

L’INPS stessa spiega che dopo le ultime indicazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per aver riconosciuto il bonus in questione, si può anche avere un ISEE recante un nucleo ristretto, ma nel caso in cui dall’attestazione figuri un ammontare non maggiore a 6 mila euro. Restano invariati gli altri requisiti descritti nelle disposizioni.
Quindi, pure se si tratta di nuclei ristretti, e non numerosi che sarebbero i più svantaggiati secondo la procedura ordinaria, ma questi hanno un ISEE entro i 6 mila euro, le richieste verranno accettate. Ovviamente, ci saranno controlli mirati sulle istanze presentate con conseguenti verifiche da parte delle strutture territoriali adibite a ciò. Dall’esito positivo i Centri medici legali per la valutazione sanitaria attueranno la valutazione sanitaria.
Chi ne beneficia avrà prestazioni sociosanitarie, residenziali e corsi di dottorato, dichiarando l’accesso a queste con nucleo “ristretto” formato da sé stesso, il coniuge e se ci sono, figli a carico. Il beneficiario non deve per forza essere il dichiarante, ma quest’ultimo deve fare parte del nucleo in questione.
Infine, se c’è una persona con disabilità, maggiorenne, non sposata e senza figli, si può intendere per “nucleo ristretto” questa sua condizione. Dal calcolo ISEE figureranno solo i suoi redditi e patrimoni.
I documenti che l’Inps controllerà sono l’ISEE sociosanitario valido, l’indennità di accompagnamento, l’esigenza di supporto assistenziale gravissimo dopo la valutazione medica, e un questionario sul contesto familiare.