Stipendi al palo, aumento prezzi e caro bollette: le ipotesi per la svolta

Inflazione, aumento prezzi e caro bollette mentre gli stipendi sono fermi al palo: proposte e ipotesi per affrontare la situazione, i dettagli

Continua a destare attenzione l’attuale scenario economico, con l’aumento dei prezzi e i rincari delle bollette: si riflette sugli stipendi tra ipotesi e proposte: cosa si sta muovendo e cosa potrebbe accadere, i dettagli in tal senso.

Stipendi al palo, aumento prezzi e caro bollette: le ipotesi per la svolta
Banconote, euro (fonte foto: Adobe Stock)

Tiene banco la situazione economica, con l’inflazione che cresce mentre gli stipendi restano fermi al palo, a parlarne nel proprio approfondimento è Today.it, che analizza la proposta della Uil e si sofferma su un possibile arrivo del decreto sul caro energia. Ma ecco di cosa si tratta.

Stando ai rapporti Istat, nel 2021 l’indice relativo alle retribuzioni orario è cresciuto dello 0,6% in confronto con l’anno precedente, ma a crescere sono stati anche i prezzi al consumo, dell’1,9%. Nel mese di gennaio l’inflazione è ulteriormente cresciuta e l’Istituto di statistica informa che anche nei prossimi messi la prospettiva riguarda prezzi in aumento.

Quindi, l’inflazione erode il potere d’acquisto, a maggior ragione di coloro che hanno un reddito basso e che, si legge, beneficeranno poco rispetto al taglio Irpef inerente la riforma fiscale.

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Stipendi, la proposta Uil sui contratti e le reazioni

Tra le proposte vi è quella lanciata da Bambardieri, leader della Uil, e in tal senso si ritiene sia arrivato il momento di legare in modo più forte l’aumento degli stipendi all’inflazione, considerando l’aumento dell’energia, spiega Today.it.

Il sindacato risulta essere dubbioso circa il patto per la fabbrica che è stato siglato con Confindustria e che breve l’aumento in busta paga relativi all’indice dei prezzi al consumo Ipca, al netto dell’andamento dei prezzi dei beni energetici importati.

Tale accordo, si legge, è stato fatto quando l’inflazione era all’1% e non vi era tale situazione circa il caro prezzi. Ora, secondo Bombardieri, si dovrebbe rivedere l’accordo considerando “una inflazione al 5% e un costo energia di questo portata“. La richiesta riguarda un riconoscimento per dare un segnale a chi sta perdendo potere d’acquisto, in particolar modo pensionati e lavoratori dipendenti.

Si riflette, si legge ancora, su una indennità di “vacanza contrattuale”, non una “scala mobile”, ma una specie di “integrazione-ponte”, in attesa che la situazione migliori.

Tale proposta tuttavia non è stata accolta con favore da Confindustria e neanche dalla Cisl, viene spiegato da Today.t, laddove ad essere rilanciata è invece una proposta di una politica dei redditi più ampia. Secondo Sbarra, leader Cisl, bisogna “promuovere e diffondere la contrattazione di secondo livello”, al fine di poter aumentare ed alzare la produttiva e redistribuirla facendo crescere i salari, facendo calare il cuneo fiscale e detassare aumenti contrattuali e la piena defiscailizzazione dei premi di risultato.

Inoltre, per quanto concerne Confindustria, viene menzionata l’Adnkronos e si legge che l’ipotesi di Uil non sarebbe presa in esame, ma la strada andrebbe in direzione del rimborso dei costi delle bollette oppure della riduzione strutturale del cuneo fiscale.

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Le bollette aumentano: i numeri e il decreto contro i rincari

Il tema del caro bollette è centrale nella discussione e nelle riflessioni del governo, con il Presidente Mario Draghi che ha fatto cenno ad un intervento di “ampia portata”, spiega Today.it, con un presente caratterizzato dalle difficoltà che “famiglie e imprese hanno pe l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica”.

L’intervento potrebbe essere di 4 o 5 miliardi di euro, da aggiungersi agli 11 già stanziati tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quello attuale, tra vari provvedimenti. Gli aiuti che potrebbero arrivare riguarderebbe le categorie che versano in condizioni di difficoltà maggiori, come famiglie a basso reddito, piccole imprese o quelle che operano in settori molto danneggiati,

Intanto, gli aumenti comunicati da Arera circa il primo trimestre 2022 chiariscono la situazione e la relativa complessità: +55% per l’elettricità e +41,8% per il gas. Il potere d’acquisto calato non riguarda però solo questo aspetto ma anche aumenti in altri settori. Ad esempio, si legge, secondo le stime della Unione Nazionale Consumatori, con inflazione al 3,9% il costo della vita di una coppia con due figli sarà pari 1.407 euro all’anno.

I rincari toccherebbero quota 535 euro per abitazione, acqua ed elettricità, 519 rispetto ai trasporti. Mentre per una coppia con un figlio, si attesterebbe a quota 1.303 euro all’anno, 537 riguardo l’abitazione, 452 per trasporti.

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