La Legge di Bilancio approvata per il 2022 ha introdotto delle nuove restrizioni per quanto riguarda il Superbonus 110% e, in particolare, il condominio. Ecco cosa è previsto per l’anno che è appena iniziato.
Con la Legge di Bilancio 2022 anche il Superbonus 110% è stato rinnovato e rifinanziato per l’anno appena iniziato. Tuttavia, come tutti i bonus edilizi, anche questo è stato soggetto ad un’importante revisione. Tutto ciò, in particolar modo, riguarderà il condominio.
Ecco cosa cambia, quale stretta è stata approvata dal Governo italiano sul Superbonus 110% e cosa accadrà nel corso del 2022 appena cominciato. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Superbonus 110%, meglio non rimandare i lavori: la beffa è dietro l’angolo
Senza dubbio, il superbonus 110% è stato uno dei bonus edilizi più famosi e richiesti dell’anno precedente. In Legge di Bilancio 2022 esso è stato rifinanziato e approvato anche per l’anno che è appena cominciato, seppur con qualche restrizione in più e qualche cambiamento. Novità, infatti, sono state introdotte per evitare fenomeni di irregolarità ed evasione.
In particolar modo, queste novità riguardano il condominio e il regime che ad esso viene applicato. Le nuove restrizioni al Superbonus 110% relative al condominio, infatti, hanno valenza pluriennale e prevedranno il rispetto, entro il mese di giugno, di una soglia minima del 30% nell’avanzamento dei lavori.
Superbonus 110% e IVA agevolata al 10%: attenti, non sempre è applicata nel modo corretto
Dunque, per quanto riguarda il condominio, vi saranno anche le proroghe relative a tutte le opzioni alternative alle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda i lavori da effettuare su un condominio, il Superbonus 110% riguarda sia i lavori “trainanti” che quelli “trainati”. I singoli condomini, dunque, hanno diritto a godere dello sgravio fiscale in base alla quota di partecipazione alla spesa totale.
Ad ogni modo, sarà l’amministratore di condominio e solo lui ad avere il compito di eseguire tutti gli adempimenti del caso. Egli dovrà, poi, rilasciare al condominio la relativa certificazione di spesa e, quindi, la divisione in quote del superbonus stesso.
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