Superbonus: si prospetta un grosso pericolo per i contribuenti evasori

Il Fisco ha avviato una serie di controlli per trovare eventuali irregolarità di Superbonus 110% e Bonus edilizi. I contribuenti devono fare attenzione.  

L’Amministrazione finanziaria è al lavoro con una serie di verifiche relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

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I beneficiari del Superbonus 110%, quindi, devono accertarsi di avere tutte le carte in regola. Cos succede se il Fisco riscontra irregolarità nell’utilizzo dei benefici edilizi, per mancanza (totale o parziale) o perdita dei requisiti richiesti dalla normativa? In tal caso, il contribuente deve pagare all’Agenzia delle Entrate l’importo della detrazione a cui non aveva diritto, maggiorato di interessi e sanzioni tributarie. I controlli potrebbero riguardare anche professionisti e imprese.

Analizziamo la normativa e facciamo il punto della situazione.

Per ulteriori informazioni sulla cessione del credito, consulta il seguente articolo: “Superbonus 110% sempre più in crisi: le banche non si fidano della cessione crediti“.

Superbonus 110%: la lotta alle irregolarità

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il “Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2022-2024”, il cd. PIAO, col quale sono stati specificati i metodi attraverso i quali verranno effettuate le operazioni di controllo, con l’obiettivo di combattere le frodi relative alla fruizione dei Bonus casa ed, in particolare, del Superbonus 110%.

In tal senso, lo scopo principale dell’Agenzia delle Entrate è quello di arginare i numerosi usi illegali dei benefici fiscali in ambito edilizio. A causa delle irregolarità, infatti, si rischia un enorme spreco di risorse finanziarie pubbliche. Il punto di partenza è la verifica delle comunicazioni di cessione effettuate dai fornitori dei lavori, cioè dai loro cessionari.

Se dalle comunicazioni emergono sospette anomalie, il Superbonus viene totalmente sospeso e, nei casi più gravi, annullato. Sulla base dei risultati di tali attività di accertamento sulla cessione del credito e lo sconto in fattura, verranno presi, di volta in volta, provvedimenti differenti.

Controlli del Fisco: cosa riguardano?

I cittadini che dovranno prestare maggiore attenzione, in vista dei controlli, sono i beneficiari del Superbonus 110%. Essi, infatti, nel caso di accertamento di illegalità nella fruizione delle agevolazioni fiscali, sono costretti a restituire all’Agenzia delle Entrate l’importo della detrazione indebitamente ricevuto. In più, le somme saranno incrementate da interessi e sanzioni tributarie; a stabilirlo sono gli articoli 121, commi 5-6 e 122-bis del D.L. n. 34/2020 e le Circolari dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E del 8 agosto 2020, n. 16/E del 29 novembre 2021 e n. 19/E del 27 maggio 2022.

Inoltre, anche i professionisti e le imprese potrebbero essere sottoposti alle verifiche da parte del Fisco. Il pericolo, in questo caso, è la possibilità di essere considerati corresponsabili, in maniera solidale, di eventuali frodi.

Ulteriori misure per la lotta alle irregolarità nella fruizione del Superbonus e degli altri Bonus edilizi dovrebbero essere introdotte anche dalla Convenzione Triennale per gli esercizi 2022-2024 tra MEF, Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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Irregolarità relative al Superbonus: vi è responsabilità penale?

Le ipotesi di irregolarità nella fruizione dei Bonus edilizi potrebbero comportare una responsabilità penale. Le eventuali attestazioni non veritiere da parte di tecnici e professionisti coinvolti (ad esempio, in fase di rilascio dell’APE, delle asseverazioni, del visto di conformità o della CILA), potrebbero integrare diverse fattispecie di reati.

Si potrà essere accusati, ad esempio, di falsità ideologica (ai sensi degli articoli 481 e 483 del Codice Penale), di dichiarazioni mendaci in atto di notorietà (ai sensi degli articoli 47-76 del D.P.R. n. 445/2000) o, nei casi più gravi, di truffa e di indebita percezione di erogazioni pubbliche (ai sensi degli articoli 640, 640-bis e 316-ter del Codice Penale).

Allo stesso modo, possono ricorrere anche i reati previsti dagli articoli 2, 3 e 10 del D.Lgs. n. 74/2000, relativi alle dichiarazioni fraudolente effettuate per messo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, oppure attraverso altri strumenti destinati alla commissione di ipotesi di reato legate all’indebita compensazione.

L’applicazione concreta delle norme appena elencate, ovviamente, dovrà essere valutata caso per caso, in base alle effettive condotte realizzate.

Le operazioni di controllo e di verifica, da parte dell’Agenzia delle Entrate, hanno lo scopo di accertare che le comunicazioni dei beneficiari del Superbonus 110% siano tutte corrette. In caso contrario, l’obiettivo dell’Ente è il recupero delle somme indebite ed il contrasto di eventuali frodi.

In ogni caso, a prescindere dagli intenti, le possibili conseguenze per i trasgressori sono molto preoccupanti. I contribuenti, infatti, rischiano di incorrere in sanzioni penali.

 

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