Svolta assegno di invalidità dal 2022: la nuova legge bacchetta l’INPS

Ci sarà una svolta dell’assegno di invalidità nella manovra finanziaria dal 2022 grazie ad una nuova legge che bacchetta l’INPS.

Svolta assegno di invalidità dal 2022
Svolta assegno di invalidità dal 2022

Nella manovra finanziaria che andrà in vigore nel 2022, ci sarà un dietro front sull’assegno di invalidità. Ormai è quasi ufficiale e a darne conferma il ministro del lavoro Orlando. In effetti, sarà annullato il messaggio INPS che non prevede più l’erogazione dell’assegno di invalidità ai  disabili che lavorano. Analizziamo nel dettaglio quali sono le novità della nuova legge.

Svolta assegno di invalidità dal 2022: la nuova legge bacchetta l’INPS

Dopo il messaggio dell’INPS del 14 ottobre 2021 n. 3495 che eroga l’assegno solo a coloro che hanno un’inattività lavorativa, cioè non lavorano. L’INPS, in effetti, dopo aver vinto per due volte in Cassazione (sentenze n. 17388/2016 e 18926/2017) blocca l’assegno a coloro che fanno piccoli lavoretti.

Ricordiamo che già il limite di reddito di 4.931,29 euro annui, per accedere all’assegno di 287,09 euro al mese nel 2021, è penalizzante. L’INPS con il blocco dell’assegno a coloro che svolgevano piccoli lavori, ha  bloccato l’inclusione sociale. Assegno di invalidità INPS per tutti i dipendenti? La risposta che non ti aspetti

Nuova legge nella manovra finanziaria in vigore dal 2022

Una norma considerata iniqua fin da subito che ha creato numerose proteste dalle associazioni di categoria e dagli esponenti politici. Il M5S tramite Nunzia Catalfo, ha chiesto di modificare la norma e annullare l’articolo 13 della legge 118/1971. Lo stesso ha chiesto il Pd, infatti, Antonio Misiani ha prodotto un emendamento con le stesse richieste.

Leggermente diverso è l’emendamento presentato da Italia Viva che chiede un’eccezione al comma 1, che permetta ai disabili di poter svolgere un’attività lavorativa autonoma o subordinata, esclusa da imposizione. Anche l’emendamento di Leu, di Vasco Errani, è conforme a quanto riportato da Italia Viva, ma con una precisazione al comma 1. In effetti, la precisazione riguarda la  disoccupazione che deve essere compatibile con il poter effettuare un lavoro da cui derivi un reddito annuale non superiore al reddito minimo personale, inoltre,  deve essere escluso da imposizioni.

Tanti emendamenti con lo stesso obiettivo e che finalmente sembra realizzarsi nella manovra finanziaria 2022.

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Le associazioni di categoria non si arrendono e puntano all’aumento dell’assegno per tutti

Le associazioni di categoria contente del risultato raggiunto, ma il loro impegno non si ferma e continueranno nella tutela dei disabili per l’inclusione sociale. L’ANMIC ricorda che c’è un altro passo importante da compiere, e riguarda l’aumento dell’assegno di invalidità anche per coloro che hanno una percentuale dal 74 al 99%. Precisiamo che l’aumento, secondo la normativa attualmente in vigore spetta solo a coloro che hanno una percentuale invalidante del 100%.

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