La possibilità di ricevere aiuti dallo Stato c’è, ma è necessario sfruttare i criteri di priorità per le famiglie italiane
Vivere in uno Stato di diritto è sicuramente un enorme vantaggio per i cittadini, soprattutto se si è in condizioni di difficoltà sociale o economica. Negli ultimi anni, purtroppo, la povertà in Italia ha visto un incremento notevole del bacino di cittadini, con evidenti conseguenze sul loro reddito.

Ma come dicevamo, lo Stato italiano garantisce aiuti e sostegni per chi si trova in condizioni di difficoltà, mettendo a disposizione misure volte a “pareggiare” le situazioni economiche con la media nazionale. Tuttavia, per ottenere i vari sussidi rivolti alle famiglie italiane è necessario sfruttare i criteri di priorità.
I requisiti da soddisfare per ricevere i sussidi
Per poter usufruire del sistema di welfare del nostro Paese e ricevere, quindi, misure economiche di sostegno al reddito, è necessario che i cittadini soddisfino quelli che vengono chiamati “Criteri di priorità”. Una famiglia che ha diritto ad una misura come la “Carta Dedicata a te“, infatti, ha dimostrato di essere in possesso di requisiti idonei alle richieste delle normative.

I criteri di priorità relative alla Carta Dedicata a te riguardano in primis la composizione familiare del nucleo che fa richiesta della misura economica. Un altro requisito che deve essere necessariamente soddisfatto è quello della Situazione Economica Equivalente (Isee). Si tratta, d’altronde, di un criterio richiesto per poter ricevere la maggior parte dei sussidi e agevolazioni previsti dallo Stato. Inoltre, la priorità viene stilata in base anche alla data di nascita dei componenti del nucleo familiare che richiedere la Carta Dedicata a Te. Infine, l’ultimo criterio di priorità è quello relativo al numero dei componenti della famiglia interessata. Da qui si capisce bene che richiedere la compilazione dell’Isee ogni anno è fondamentale per poter ricevere un sussidio come la Carta Dedicata a te e, inoltre, è assolutamente necessario avere la residenza in Italia.
I criteri di priorità, dunque, aiutano lo Stato a distribuire gli aiuti in relazione alle reali necessità delle famiglie, così da non creare ulteriori disparità. Un esempio è quello della parità dell’Isee di due o più famiglie: in questo caso la priorità verrà assegnata individuando la data di nascita dei tre componenti più giovani del nucleo familiare. Questo vuol dire che la famigli in cui vivono i componenti più giovani avrà il diritto alla priorità. Lo stesso discorso può essere fatto in caso di nuclei familiari in cui vi sono minori e quelli in cui vi sono almeno tre persone.